Porti Venezia e Chioggia, traffici in ripresa rispetto a un anno fa

di Edoardo Cozza

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Venezia cresce del 15 per cento, mentre Chioggia va in flessione: pesa la riduzione di approvvigionamento di cloruro di sodio

Porti Venezia e Chioggia, traffici in ripresa rispetto a un anno fa

I Porti veneti chiudono il primo trimestre 2022 con traffici complessivamente in ripresa rispetto allo stesso trimestre del 2021.

Tra gennaio e marzo 2022, infatti, il Porto di Venezia prosegue la strada della ripresa post pandemia e fa registrare un traffico merci complessivo di oltre 6.370.296 tonnellate, con una crescita del 15% rispetto allo stesso periodo del 2021, mostrando di non risentire ancora delle conseguenze del conflitto russo-ucraino scoppiato a fine febbraio.

Il Porto di Chioggia con 245.113 tonnellate di merci transitate vede, invece, nel primo trimestre di quest’anno una flessione del 12,9% rispetto ai traffici del primi tre mesi del 2021: il dato va letto considerando sia la riduzione di approvvigionamento di cloruro di sodio utile all’industria dei detergenti chimici sia una diversa modalità di approvvigionamento dello stesso sale trasformato per uso alimentare, per il quale, a causa dell’alto livello dei noli, si è verificato uno shift modale nave/strada. Se però si estende lo sguardo ai livelli di traffico del porto clodiense tra periodo aprile 2021 -marzo 2022 rispetto al periodo aprile 2020- marzo 2021 si registra un segno positivo, +5,6 %.

Nel dettaglio, per il porto veneziano risultano in aumento rispetto allo stesso periodo del 2021 tutti i principali dati aggregati riferiti al traffico merci: liquid bulk (prodotti petroliferi in genere) con 2.107.743 tonnellate (+4,5%), dry bulk (rinfuse minerarie e alimentari) con 1.807.743 tonnellate (+34,5%) – con carbone e lignite a farla da padrone con 430.620 tonnellate per un +220,7 % e prodotti chimici con 61.854 tonnellate per un + 38,7%. Un dato quello del carbone legato al fatto che nel periodo di riferimento il combustibile fossile, considerato superato dalla strategia di transizione energetica, è ritornato protagonista con lo scoppio della crisi geopolitica internazionale.

A seguire i general cargo (guidato dai Ro-Ro con +18,2%) segnano +12,7% con 2.454.810 tonnellate e i container con un +15,9 % equivalente a 143.646 TEU, confermando la dinamica di recupero dei volumi persi durante la pandemia.

Si continua a registrare altresì un aumento del numero dei passeggeri dei traghetti pari a 8.134 (+36,8%) e delle crociere pari a 3.646, settore quest’ultimo praticamente fermo nel primo trimestre 2021 e ripartito – pur nella condizione di grande criticità generata dall’introduzione del Decreto-legge 103/2021 – grazie al parziale recupero della programmazione e alle soluzioni individuate per gli approdi provvisori dal Commissario crociere Venezia.

A Chioggia, invece, da gennaio a marzo 2022, le dry bulk o rinfuse solide risultano pari a 178.705 tonnellate, pari a – 12% rispetto allo stesso periodo del 2021. In diminuzione con 66.408 tonnellate transitate (-9,3 %) rispetto al primo trimestre 2021 anche il general cargo.