Porti liguri, DP World verrà a Genova: c'è interesse, ma si teme la burocrazia
di Edoardo Cozza
Il terminalista maggiore al mondo sarà a Genova dopo l'incontro con la delegazione ligure a Dubai: ci sono prospettive, ma spaventano carte bollate e tempi lunghi
Il viaggio della Liguria a Dubai ha "fruttato" una promessa di visita di DP World, il maggior terminalista al mondo (movimenta 22 milioni di TEU all'anno), a Genova per capire che margini possano esserci per investire nei porti della regione. Nella delegazione che ha incontrato i vertici dell'importante azienda terminalistica c'è entusiasmo per la possibilità che il gruppo emiratino possa ampliare i propri orizzonti arrivando in Italia: finora in nessun porto del Bel Paese è stata sviluppata una collaborazione o impostato un discorso legato a possibili investimenti.
Il settore dove più si potrebbe concretizzare un accordo è quella della digitalizzazione dei servizi: una filiera totalmente integrata tra terminal marittimo, terminal interno e trasporto verso il cliente finale è uno dei biglietti da visita di DP World, che gestisce il tutto con una celerità e una precisione decisamente invidiabili. Analisi, modelli e presentazioni che hanno lasciato l'acquolina in bocca un po' a tutti e che potrebbe rappresentare il primissimo punto di collaborazione tra l'azienda terminalistica leader al mondo e i porti della Liguria (gestiti da due AdSP: Genova, Savona e Vado sotto la 'Mar Ligure Occidentale', La Spezia sotto la 'Mar Ligure Orientale' insieme a Carrara).
Insomma, se DP World ha tante soluzioni interessanti, i porti sono decisamente interessati: gli ingredienti per firmare un accordo sembrano esserci tutti. Esistono però dei punti interrogativi, uno su tutti il timore di DP World che guarda all'Italia e alla Liguria, ma ne teme la burocrazia: i tempi delle carte bollate, i ricorsi "facili" in tribunale, i mille permessi amministrativi e il rimpallo di competenze tra uffici per poter progettare o attivare un servizio è uno spauracchio per chi gestisce un vero e proprio impero con un percorso burocratico decisamente snello.
Il biglietto da visita italiano potrebbe essere giocarsi bene le proprie chance del Pnrr: sfruttare al meglio quei fondi, portare a termine i progetti legati a quei piani che hanno visibilità mondiale (e solo per Genova e Liguria si pensi a Diga Foranea, Terzo Valico, investimenti ferroviari) è il jolly che si può pescare dal mazzo. Per dimostrare che Genova e la Liguria sono non solo interessanti, ma anche capaci di ottenere risultati di primo piano. E per ingolosire chi è al top nel mondo serve presentarsi al meglio.
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