Pignone: apre la 'Casa degli Artisti' dedicata a Gino Bellani, è la prima in Liguria
di steris
Sindaco Barcellone: "Ponte tra passato e futuro". Paolo Asti (Startè): "Modo per arricchire la cultura locale". Patricia Dinu prima ospite

Oggi a Pignone, nell'entroterra spezzino, apre la Casa degli Artisti, un progetto innovativo destinato ad ospitare artisti provenienti da tutto il mondo. Questo nuovo spazio, intitolato al maestro Gino Bellani, rappresenta un’opportunità unica per la valorizzazione del territorio, e sarà un punto di riferimento per la cultura in Liguria. La realizzazione della residenza è stata possibile grazie a un finanziamento del programma Nex Generation della Comunità Europea, nell’ambito del Bando Piccoli Borghi del PNRR.
La Casa degli Artisti, sita nella piazza centrale di Pignone, è concepita come uno spazio in cui gli artisti possano vivere e lavorare a stretto contatto con il paesaggio e le tradizioni locali. L'obiettivo è che le opere prodotte durante la residenza siano ispirate dalla natura e dalla cultura della Val di Vara e delle Cinque Terre, creando un legame profondo tra arte e territorio. Il progetto è realizzato in collaborazione con l'associazione culturale Startè, che curerà anche il programma di attività culturali, tra cui laboratori artistici, mostre, corsi d’arte e visite allo studio.
Il sindaco di Pignone, Ivano Barcellone, ha spiegato come questo progetto risponda a un bisogno di bilanciare l’eccessivo flusso turistico verso le località costiere con la valorizzazione dell’entroterra. "Puntare sul turismo culturale," ha dichiarato Barcellone, "offrendo la possibilità di assistere al lavoro creativo di un artista di fama internazionale, diventa un'opportunità di crescita per la comunità e un volano per la destagionalizzazione del turismo." La residenza artistica non si limita a ospitare gli artisti, ma si propone di coinvolgere anche i residenti attraverso attività di formazione, che spaziano dalla pittura alla fotografia e alla realizzazione di video. Questo scambio culturale è visto come un'opportunità per stimolare nuove idee e conoscenze, e favorire l’integrazione in una società sempre più globale. L'iniziativa ha anche un valore simbolico per Pignone, un piccolo comune con circa cinquecento abitanti, che vanta una storia di emigrazione e radicamento. Il sindaco ha ricordato come molti emigranti, tra cui i nonni e i bisnonni degli attuali residenti, siano partiti alla ricerca di una vita migliore in Sud America e negli Stati Uniti, portando con sé l'identità e le tradizioni di Pignone. "Vogliamo che la Casa degli Artisti diventi un ponte tra il passato e il futuro," ha aggiunto Barcellone, "utilizzando la tecnologia per mostrare il nostro territorio anche a chi, per ragioni storiche, ha dovuto allontanarsi."
La scelta di intitolare la Casa degli Artisti al prof. Gino Bellani, pittore e docente originario di Pignone, è un omaggio a una figura che ha contribuito in modo significativo al panorama artistico italiano. Bellani, che lasciò il suo paese natale da giovane per trasferirsi in Cile, è diventato un maestro apprezzato da storici e critici d'arte. La sua storia è un esempio di come seguire la propria passione possa trasformarsi in una carriera di successo e di come l’arte possa unire culture diverse. "Dedicarla a Gino Bellani," ha concluso Barcellone, "è un modo per onorare la sua eredità e trasmettere ai giovani il valore di perseguire i propri sogni." Il progetto è stato reso possibile grazie al supporto di numerosi enti, tra cui il Ministero della Cultura e l'associazione ProgettoTre, che hanno fornito risorse fondamentali per la sua realizzazione. Un ringraziamento particolare è stato rivolto anche alla Famiglia Remedi, che ha messo a disposizione l’immobile per la Casa degli Artisti.
Paolo Asti, presidente di Startè, ha sottolineato come questa iniziativa non rappresenti solo un’opportunità per gli artisti, ma anche per la comunità di Pignone e per il territorio in generale. "Una residenza d'arte," ha dichiarato Asti, "è un modo per arricchire la cultura locale attraverso lo scambio di conoscenze e per promuovere la bellezza e l’identità di un luogo che, pur lontano dai flussi turistici di massa, conserva una storia e un fascino unici."
Il primo artista a essere ospitato nella Casa degli Artisti sarà Patricia Dinu (nella foto a destra) fotografa e artista interdisciplinare di fama internazionale, le cui opere sono state esposte in gallerie e musei di tutto il mondo. Specializzata nella fotografia infrarossa e nella pittura, Dinu esplorerà la connessione tra paesaggio e spiritualità, portando la sua ricerca artistica a Pignone. "L'arte è un mezzo per connettere le persone," ha dichiarato l'artista, "e il mio lavoro cerca di risvegliare emozioni e creare legami invisibili tra l'uomo e la natura." Con l'inaugurazione della Casa degli Artisti, Pignone si prepara a diventare un centro di cultura e creatività, che non solo accoglie artisti, ma promuove un dialogo continuo tra tradizione e innovazione, tra passato e futuro.
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