Pidida Liguria festeggia i trent'anni della Convenzione dei diritti dell'infanzia

di Marco Innocenti

Fu votata il 20 novembre 1989 dall'assemblea generale delle Nazioni Unite

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Sono passati trent’anni da quel 20 novembre 1989 quando l’assemblea generale delle Nazioni Unite approvò la Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Da allora, grandi passi in avanti sono stati fatti, soprattutto nei paesi più industrializzati ma anche qui, dove molti dei diritti fondamentali dei minori sono tutelati e rispettati, c’è ancora molto da fare. 

“Oggi è un momento davvero molto importante - ha ribadito l'assessore alla sanità Sonia Viale - La convenzione Onu è una carta fondamentale, universale per affermare i diritti dei bambini. A partire dal diritto all’ascolto, alla salute, all’educazione. In alcuni paesi del mondo esistono bambini che non hanno nemmeno diritto al nome e questo significa non essere nessuno”.

“Se pensiamo a com’era la situazione al momento dell'emanazione della Carta nel 1989 - ha detto il difensore civico della Liguria Francesco Lalla - possiamo dire che progressi ne abbiamo fatti tantissimi. Siamo passati da un minore che era un soggetto da proteggere, ad oggi che il minore è un soggetto titolare di diritti. La differenza non è poca”.

L’appuntamento di oggi in Regione è stato organizzato in collaborazione con Pidida Liguria, una rete di associazioni e cooperative che opera quotidianamente a tutela dei diritti dei minori. "Si può dire - ha spiegato invece Juri Pertichini, coordinatore di Pidida Liguria - che quelli affermati nella carta sono i diritti dei bambini e dei ragazzi di tutto il mondo in tutto il mondo. E sono i diritti di base a cui tutti ci riferiamo. La loro attualità è data dal fatto che affermano che i minori non sono solo i cittadini di domani ma sono cittadini oggi, qua e nel presente, e che i loro diritti sono tanto importanti quanto i nostri di adulti"