Piano di Sviluppo Rurale, in Liguria investito solo il 63% dei fondi europei. Natale (PD): "Rischiamo di perdere oltre 3 milioni di euro"
di Redazione
Il consigliere: "La Regione deve essere al fianco delle imprese perché nessuna occasione venga persa"
Torna al centro del dibattito il tema degli investimenti di Regione Liguria legati ai fondi europei del Piano di Sviluppo Rurale. Il consigliere regionale del Partito Democratico Davide Natale ha presentato, in merito, un’interrogazione in consiglio, per chiedere all’assessore Piana a che punto è la Regione nell’attuazione del Psr e quali azioni si intendono mettere in campo per evitare di perdere ulteriori finanziamenti fondamentali per un settore che in Liguria dovrebbe essere sempre più valorizzato.
“Stando ai dati del report Agea, al 31 dicembre 2023, la Liguria è l’ultima Regione nella spesa dei fondi del Piano di Sviluppo Rurale (Psr), con solo il 63, 35 per cento investito- dichiara il consigliere PD Davide Natale. Confermandosi maglia nera nell’investimento dei fondi europei. Siamo l’unica Regione che rischia di perdere parte delle risorse assegnate (oltre 3 milioni di euro) per la regola del disimpegno automatico. Una cifra che vuol dire risorse sottratte all’agricoltura e minore capacità di investimento rispetto agli interventi necessari. Parliamo di una percentuale di gran lunga lontana da quella di Regioni come Val D’Aosta, Bolzano e Veneto la cui spesa si attesta tra l’87 e il 78 per cento circa, ma anche da Emilia Romagna, Piemonte e Toscana che superano il 70 per cento.
Già a maggio, insieme a Cia, avevamo denunciato il rischio che i 25 milioni del Psr non sarebbero stati utilizzati per tempo per l’incapacità della Regione di spendere i fondi europei e abbiamo chiesto alla Giunta di intervenire per rimediare, ma a nulla sono valse le sollecitazioni: al 31 dicembre i fondi risultano usati solo per poco più della metà. Siamo l’unica Regione in Italia che non ha centrato gli obiettivi e che oggi rischia di perdere fondi essenziali per sostenere l’agricoltura, che in Liguria non vuol dire solo sviluppo economico, ma anche risorsa preziosa per la tutela dei nostri versanti e freno al dissesto idrogeologico in un territorio così fragile e delicato. Perché la macchina funzioni e non venga sprecato neanche un euro, bisogna rafforzare gli uffici preposti, che ogni giorno facendo i salti mortali e al massimo del loro impegno cercano di rispondere a tutte le richieste, ma è inspiegabile come un dipartimento così nevralgico per l’economia ligure sia sottodimensionato nell’organico- conclude il consigliere Natale. Consigliamo alla Giunta di copiare quanto sta facendo l’Emilia Romagna che, per andare incontro agli imprenditori del settore agricolo e facilitare la gestione dei bandi europei, ha predisposto un modello di semplificazione per agevolare e favorire l’accesso delle imprese a contribuiti e opportunità, con avvisi più snelli e una sburocratizzazione dei percorsi amministrativi. La Regione deve essere al fianco delle imprese perché nessuna occasione venga persa”.
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