Parco Portofino, si continua a lavorare sui confini. Toti: "Non possiamo fare un parco a zig zag"

di Marco Garibaldi

"Stiamo lavorando per trovare un equilibrio tra la protezione di un territorio così bello e così fragile e le esigenze di un paese che riparte"

Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti ha dato alcuni aggiornamenti per quanto riguarda l'iter di realizzazione del Parco di Portofino.

Al momento, come spiega lo stesso gvernatore, continua il confronto con il ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani e i sindaci del Tigullio, coinvolti nella definizione dei confini.

"Sento costantemente il ministro come sento costantemente i sindaci - commenta Toti - Stiamo lavorando per trovare un equilibrio tra la protezione di un territorio così bello e così fragile e le esigenze di un paese che riparte e di un asse portante del turismo come come lo è il Tigullio per noi e Portofino con la sua visibilità mondiale".

Un confronto che è iniziato lo scorso agosto quando il ministro Cingolani ha incontrato per la prima volta a Genova il presidente Toti e i sindaci del Tigullio.

"Con il ministro c’è un dialogo direi molto costruttivo. Per la prima volta il ministero dell’ambiente è guidato da un ministro che sa fare sintesi tra le esigenze della crescita e l’esigenza della protezione dell’ambiente, senza posizioni inconciliabili come pretenderebbero alcune associazioni. Lavoriamo alla fusione del parco terrestre con l’area marina protetta - continua Toti - Non possiamo fare un parco a zig-zag o con piccoli tratti di territorio occorre, come ci chiede il ministero, un parco che abbia dei confini coerenti, coesi. Non possiamo fare un parco che sia una sorta di circuito di Formula 1, a seconda delle comodità o anche delle legittime aspirazioni. Da questo punto di vista meglio un parco più piccolo, più compatto, che unisca l’area marina protetta, che un parco che tiene dentro territori molto diversi".