Palazzo Tursi, scoperta la targa in onore delle vittime

di Redazione

Il momento istituzionale per non dimenticare con i nomi dei 43 angeli del Ponte Morandi, il sindaco Bucci: "Genova vi sarà sempre vicina"

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Primo pomeriggio solenne a Palazzo Tursi, Genova, dove è stata svelata dalle istituzioni la targa con i nomi delle 43 vittime del 14 agosto di due anni fa, oggi in attesa di giustizia, sotto il vessillo di San Giorgio.

Sono i neosposi Claudia Possetti e Andrea Vittone con i figli nati dal primo matrimonio Manuele e Camilla Bellasio (6 e 12 anni), la famiglia composta dal piccolo Samuele Robbiano, 8 anni, coi genitori Ersilia Piccinino e Roberto Robbiano,  Matteo Bertonati, 26 anni, Gerardo Esposito, 26, e Antonio Stanzione 29, Giovanni Battiloro, 29 anni, Cristian Cecala con la moglie Dawna Munroe e la figlia Kristal, 9 anni, i fidanzati Marta Danisi e Alberto Fanfani, così come Stella Boccia, 24 anni, e Carlo Erazzo Trujillio, Elisa Bozzo, Edi Bokrina e Marius Djerri, Axelle PlaceNathan Gusman, Melissa ArtusWilliam Pouza Doux, Giorgio DonaggioFrancesco Bello, Angela Zerilli, Henry Diaz Henao, Andrea Cerulli, Luigi Matti AltadonnaGennaro Sarnataro, Vincenzo Licata, Juan Carlos Pastenes con la moglie Nora Rivera, Juan Ruben Figueroa Carrasco, Marian Rosca, Mirko Vicini , Bruno Casagrande, Anatolii MalaiAlessandro Campora, Alessandro RobottiGiovanna Bottaro.

"Il ricordo è indelebile - ha spiegato in apertura il presidente del Consiglio Comunale Alessio Piana- noi ci siamo recati sul posto immediatamente. Questa targa è stata fatta contestualmente al posizionamento della bandiera che avevano piantato allora i Vigili del Fuoco in cima alla pila 10. Un modo di unirci alla notra città nel luogo di ogni genovese, quello più opportuno per mantenere vivo quel 14 agosto 2018 auspicando che venga fatta giustizia il primo possibile. Sarà quello il momento di ripartire a testa alta condividendo il dolore che è e resterà immutato" 

" Palazzo Tursi è la sede dei momenti più importanti della nostra città, molti tristi, come i morti in guerra -ha detto il sindaco Marco Bucci  - Mettere la targa delle 43 vittime del Ponte Morandi vuole significare che Genova non dimentica, dopo 2000 anni di storia e anche più è una città che non ha mai cancellato il suo passato. Per questo è un messaggio di giustizia e di speranza, vogliamo che ci siano investimenti adeguati per le persone, per le tecnologie, perché le nostre infrastrutture diventino efficienti e sicure. La bandiera poi vuole rappresentare la nostra tenacia: insieme in questi due anni abbiamo costruito qualcosa. Genova è vicina ai parenti e lo sarà per sempre".

Per Egle Possetti del comitato "La targa ha un valore elevato perché è memoria. Tante targhe sono molto sentite all'installazione, noi ci auguriamo che la memoria resti viva, domani come oggi". Al termine dello svelamento della targa l'esecuzione del Silenzio che si è perso nell'atrio, con le note solitarie in dissolvenza.