Noi Moderati, Cavo: "Un ponte come simbolo, per riportare a votare i milioni di centristi che non vanno più alle urne"

di Stefano Rissetto

La coordinatrice per la Liguria del movimento centrista guidato da Maurizio Lupi fa il punto sul congresso nazionale tenutosi a Roma

Ilaria Cavo, coordinatrice per la Liguria di Noi Moderati, dopo il congresso nazionale tenutosi a Roma, fa il punto della situazione su stato e prospettive del movimento centrista guidato da Maurizio Lupi, che ha nella dirigenza Giovanni Toti, presidente del consiglio nazionale.

Bilancio - "È stata una due giorni intensa. Ho partecipato in qualità di parlamentare, come membro di Noi Moderati e come coordinatrice ligure del partito. Abbiamo avuto molte presenze in sala, tra cui assessori regionali, consiglieri regionali, consiglieri comunali, municipali, e anche sindaci. Una rete ligure che ha confermato l’adesione a un progetto che si è unito sotto il segno di un nuovo inizio, con un nuovo simbolo".

Simbolo - "Il nuovo simbolo rappresenta un ponte, simbolo dell’Italia, un invito a fare proposte che uniscano sempre di più. Ho parlato molto del lavoro e delle imprese, sottolineando che è necessario sostenere il mondo del lavoro. Ho ribadito, nel mio intervento, che la ricchezza non si può redistribuire se non si crea. Questo concetto è anche legato al simbolo del ponte, che per noi genovesi e liguri ha un significato particolare. È stata una giornata importante, durante la quale è intervenuto anche Giovanni Toti, presidente del Consiglio nazionale dei moderati. Il suo lungo intervento mi ha colpito soprattutto per l'incitamento a fare le riforme, a non limitarsi a dire quello che le persone vogliono sentire, ma a fare ciò che è giusto per il nostro Paese".

Rotta - "Abbiamo anche ascoltato Maurizio Lupi, che ha concluso il congresso tracciando la rotta per il futuro. Un sondaggio di Noto ha rivelato che 19 milioni di italiani si definiscono moderati, ma ben 9 milioni di loro non vanno a votare, rimanendo nell’astensionismo. Questa è la sfida che ci aspetta: dobbiamo credere tutti insieme in questo progetto. Per questo motivo parliamo di un "nuovo inizio", perché dobbiamo rivolgerci a questi italiani, invitandoli a partecipare attivamente. Il nostro messaggio si basa sulla moderazione, che non significa essere una forza di centro nel centrodestra, una terra di mezzo o di compromesso. No, la moderazione per noi significa chiarezza e determinazione nelle idee. Così andremo avanti".

Coordinatore provinciale - Al congresso ha partecipato anche il coordinatore provinciale per Genova Giorgio Tasso, insieme con il suo vice Umberto Amoretti e con il sindaco di Rapallo Elisabetta Ricci. componente del consiglio nazionale del partito. "È stata l'occasione per prendere visione del nuovo simbolo di Noi Moderati e scambiare idee e progetti futuri con  il presidente Maurizio Lupi, Ilaria Cavo coordinatrice regionale della Liguria e Andrea Costa già sottosegretario alla salute. Il partito di Noi Moderati è in costante crescita e i recenti ingressi di personalità importanti come le onorevoli Mara Carfagna, Maria Stella Gelmini e Giusy Versace  confermano tale positivo trend come constatato dal recente risultato elettorale in Liguria e la formazione del gruppo regionale".

"È bello ed entusiasmante - conclude Tasso - partecipare con passione e determinazione, insieme a tanti amici, a questa nuova sfida, un nuovo inizio per portare sia a livello nazionale che sul territorio locale  i valori e i principi di Noi Moderati per un'Italia popolare ed europeista".