Liguria, sanità, liste d'attesa. Botta e risposta Corte dei conti e Toti: "Siamo pronti ad accogliere suggerimenti se ce ne fossero"

di Carlotta Nicoletti

Leoni: "Lunghe attese, fin dalla fase diagnostica possono pregiudicare la piena efficacia delle pratiche terapeutiche"

Al margine dell'inaugurazione dell'anno giudiziario a Genova, il procuratore regionale per la Liguria della Corte dei conti, Roberto Leoni ha parlato della questione liste d'attesa: "All'osservazione della procura è emerso che alcune vicende sono connotate da una danno alla salute del paziente risarcito dalle amministrazioni sanitarie non per inadeguatezza della prestazione tecnica ricevuta, bensì dal ritardo con il quale la terapia è stata praticata". Questo dunque il pensiero della Corte dei Conti, ossia che non sempre la "malasanità" dipenda da errori di medici o infermieri.

Il punto cruciale fondamentalmente è quello della tempestività e delle liste d'attesa. "Lunghe attese, fin dalla fase diagnostica possono pregiudicare la piena efficacia delle pratiche terapeutiche e su questo punto le stesse amministrazioni e la stessa Regione sono chiamate ad uno sforzo di riflessione e reingegnerizzazione dell'utilizzo delle risorse, per definizione scarse, al fine di evitare il perpetuarsi di queste evenienze e rendere piena l'espansione del diritto alla salute". Così ha detto sempre Leoni, che continua: "Il problema organizzativo nasce dalla scarsità di risorse, però sappiamo anche che la scarsità di risorse è dovuta a tanti fatti. Cioè registro anche quanti costi si potrebbero risparmiare. Un po' come accade per le buche delle strade, le amministrazioni dovrebbero forse interrogarsi se riparare le buche non costi meno che pagare i risarcimenti a chi rompe l'auto, e contemporaneamente arricchisca il patrimonio. Lo stesso vale per la sanità".

Anche il presidente della regione ha commentato il caso: "Siamo pronti ad accogliere suggerimenti se ce ne fossero. Occorre investire di più nel sistema sanitario, su questo non c'è dubbio, ma soprattutto bisogna semplificare quelle regole su cui vigila proprio la Corte dei conti. Da un punto di vista delle prestazioni sottolineano un fatto piuttosto noto: vi è una crisi di prestazioni del sistema sanitario nazionale in tutto il Paese e probabilmente in tutta Europa. Il sistema inglese, che ha fatto scuola, non fa eccezione rispetto ai problemi che stiamo vivendo in questo Paese: carenza di medici, aumento dell'anzianità della popolazione, aumento delle prestazioni arretrate dopo il gelo del Covid a cui stiamo cercando di mettere riparo. Ho piacere che la Corte dei conti abbia contezza di tutto ciò - sottolinea - Spero che ci sia dai magistrati un aiuto non formale ma sostanziale ad andare all'obiettivo delle cose mirando sempre di più al risultato operativo che non al controllo formale".