Liguria, mafie sempre più radicate: allarme sul traffico internazionale di droga
di M.C.
La DIA svela intrecci tra Cosa Nostra e il cartello di Calì. Il SIAP chiede più risorse per indagini e sicurezza urbana
Il radicamento delle mafie in Liguria continua a crescere, alimentato dal traffico internazionale di droga. Secondo la DIA, emergono nuove alleanze tra Cosa Nostra e il cartello di Calì, storico gruppo colombiano. Il Sindacato Italiano Appartenenti Polizia (SIAP) lancia l’allarme, chiedendo maggiori investimenti su attività investigative e sicurezza urbana.
Indagini DIA – Le recenti operazioni della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) hanno rivelato un quadro inquietante: un sodalizio tra Cosa Nostra e il cartello colombiano di Calì per il controllo del traffico di cocaina dai porti italiani. Tra gli arrestati figurano Gabriele Silvano, imprenditore della Valpolcevera, e Salvatore Mano, sospettato di essere referente di una famiglia mafiosa siciliana.
Rotte della droga – Secondo gli inquirenti, Mano avrebbe organizzato un’importazione di cocaina nel 2022 per un valore stimato di 600 mila euro, mentre altri due tentativi sarebbero falliti. Dalle intercettazioni emergono elementi sorprendenti, come il coinvolgimento di un’organizzazione cinese per il trasferimento di denaro, a dimostrazione dell’esistenza di una rete criminale transnazionale con capacità operative su più livelli.
Il ruolo della Liguria – La Liguria, con il porto di Genova come snodo cruciale per il traffico di merci e droga, resta un punto strategico per le mafie. Tradizionalmente dominata dalla ‘Ndrangheta, la regione vede oggi l’emergere di collaborazioni tra gruppi come Cosa Nostra e cartelli internazionali. Il SIAP sottolinea come questa evoluzione richieda un rafforzamento della sorveglianza nei porti e delle attività di intelligence.
Criticità sociali – La criminalità organizzata trova terreno fertile dove il tessuto sociale è debole. “La desertificazione sociale, intesa come mancanza di presidi culturali e istituzionali, favorisce il radicamento delle mafie,” spiega Roberto Traverso, della Segreteria Regionale SIAP Liguria. Lo spaccio di droga alimenta non solo il riciclaggio di denaro, ma anche altre attività illegali come la prostituzione e le estorsioni.
Richieste del SIAP – Il contrasto alle mafie non può limitarsi a interventi simbolici. Il SIAP chiede interventi concreti, tra cui:
- Un maggiore supporto alle attività investigative con risorse umane e tecnologiche.
- Strumenti per intercettare segnali di rischio attraverso una maggiore coesione comunitaria.
- Un piano integrato per la sicurezza urbana, che combini prevenzione e repressione.
La priorità della sicurezza – “La sicurezza urbana deve diventare una priorità nelle politiche pubbliche,” conclude Traverso. L’obiettivo è restituire alle comunità il controllo del territorio, riducendo lo spazio d’azione per le organizzazioni criminali e promuovendo un ambiente più sicuro e coeso.
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