Liguria, elezioni, Orlando contro Rixi: "Sparge fango sulla sinistra, grida al golpe giudiziario senza chiedere intervento Nordio"

di Redazione

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"Il viceministro sostiene che la nomina dei commissari per il porto di Genova sia stata resa necessaria per 'pressioni' che proverrebbero da sinistra"

Liguria, elezioni, Orlando contro Rixi: "Sparge fango sulla sinistra, grida al golpe giudiziario senza chiedere intervento Nordio"

"Il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi sostiene che la nomina dei commissari per il porto di Genova sia stata resa necessaria dalla presenza di 'pressioni' che avrebbe avvertito e che lo avrebbero indotto a tale scelta lasciando intendere che quelle pressioni proverrebbero da sinistra. Ora, siccome le cronache ci consegnano un quadro devastante, fatto di pressioni e contropressioni esercitate in modo improprio che hanno fatto, e che rischiano di fare non pochi danni al porto di Genova, le affermazioni di un uomo di governo non possono restare nel vago". Lo sostiene il deputato Pd ed ex ministro del Lavoro Andrea Orlando via social. "Chi ha esercitato pressioni in questa fase? Di che natura sono? Se sono illecite le ha segnalate alle autorità competenti? Credo che queste precisazioni siano doverose. Il tentativo di spargere fango a 360 gradi e di far finta di cadere da Marte non troverà la complicità del nostro silenzio", commenta Orlando.

Orlando interviene anche sulla posizione di Rixi rispetto al caso Toti: "il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi si unisce alla teoria del golpe giudiziario senza chiedere al ministro Guardasigilli azioni conseguenti e senza chiedersi perché non siano stati esperiti tutti i rimedi processuali previsti dall'ordinamento".

"Tralascio il fatto che un viceministro si unisca alla teoria del golpe giudiziario senza chiedere al ministro Guardasigilli azioni conseguenti e senza chiedersi perché non siano stati esperiti tutti i rimedi processuali previsti dall'ordinamento - afferma - Lo tralascio solo perché in questo Rixi è in numerosa compagnia, in una sorta di tentativo di rovesciare la realtà senza pagare dazio. C'è, infatti, da settimane un'allegra brigata di governanti regionali e nazionali che grida al golpe giudiziario, fa un tweet in proposito e poi si va a fare un tuffo in piscina. Come se l'enormità di un accusa come questa, ove basata su fatti concreti, nei confronti della magistratura non esiga poi comportamenti ed azioni conseguenti".