Le grandi religioni si confrontano su Telenord: "Dobbiamo essere uniti per ritrovare la pace"

di Matteo Cantile

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Le tensioni in medio oriente spingono i leader religiosi genovesi a un confronto in diretta: organizzata una partita a Serra Riccò per dare un 'calcio alla guerra'

Le grandi religioni si confrontano su Telenord: "Dobbiamo essere uniti per ritrovare la pace"

Un torneo di calcio tra rappresentanti di diverse fedi religiose si terrà il 29 dicembre a Serra Riccò, Genova, per promuovere dialogo e convivenza pacifica. Dell'evento si è parlato a Tgn Today, il rotocalco di informazione quotidiana di Telenord, che ha promosso un confronto interreligioso a cui hanno partecipato il Rabbino di Genova, Giuseppe Momigliano, il vicario episcopale Don Giancarlo Calabrese e il presidente della Lega dei Musulmani Europei Alfredo Maiolese. Sia il confronto tv che la partita del 29 dicembre vogliono lanciare un messaggio di speranza in un momento di gravi tensioni in Israele, Palestina, Libano e Siria, dimostrando che sport e dialogo possono abbattere barriere.

Un evento unico - Organizzato dalla Lega dei Musulmani Europei con il sostegno di cristiani, ebrei, buddisti e altre comunità, l’iniziativa di Serra Riccò si pone come simbolo di unità. Alfredo Maiolese, presidente della Lega, ha dichiarato: "Siamo sotto lo sguardo di un unico Dio, ed eventi come questo ci aiutano a dialogare al di là delle differenze".

Il programma - La giornata prevede una partita simbolica tra esponenti religiosi e un mini-torneo giovanile con squadre di ragazzi di 12 anni. L’obiettivo è trasmettere valori come rispetto e solidarietà alle nuove generazioni, come sottolineato da Maiolese.

Valenza educativa - Don Gianfranco Calabrese, vicario episcopale di Genova, ha spiegato: "La pace nasce dalle azioni politiche ma anche la società civile. specialmente quella Europea, può giocare un ruolo importante. Non dobbiamo soffermarci sulle differenze, ma dialogare". Un messaggio che rispecchia gli sforzi delle comunità religiose per costruire ponti attraverso iniziative concrete.

Un messaggio di amicizia - Giuseppe Momigliano, rabbino capo di Genova, ha evidenziato il valore simbolico dello sport come mezzo per avvicinare le persone. "La preghiera e le buone iniziative creano una forza positiva che supera ogni barriera", ha detto, rimarcando il potenziale di eventi come questo per promuovere la conoscenza reciproca.

Premiazione al Castello - L'evento del 29 dicembre si concluderà al Castello di San Cipriano, dove saranno premiate figure che si sono distinte per l’impegno nella pace e nel dialogo. Religiosi, esponenti delle forze dell’ordine e personalità della società civile saranno omaggiati per il loro contributo.

Un segnale forte - Maiolese ha sottolineato che, pur non potendo fermare direttamente fenomeni come il terrorismo, la società può opporsi all’odio promuovendo dialogo e solidarietà. Questo torneo vuole essere un esempio di come piccoli gesti possano generare grandi cambiamenti.

Il confronto - Per rivedere il confronto tra Momigliano, Calabrese e Maiolese in diretta su Telenord clicca QUI