La polemica del primo maggio, De Paoli chiede a Fedez la rettifica pubblica

di Antonella Ginocchio

lo dice a Telenord il legale dell'ex esponente leghista: "Sulla frase attribuita a De Paoli c'è ancora in corso un procedimento: valuteremo ulteriori passi"

“Chiederemo la pubblica rettifica a Fedez e valuteremo ulteriori passi legali”. Lo dice a Telenord l’avvocato Cristina Cafferata, legale di Giovanni De Paoli, l’ex esponente leghista citato da Fedez sul palco del concerto del primo maggio, durante l’accusa di omofobia mossa nei confronti della Lega.

Il rapper in particolare  ha riportato la frase “Se avessi un figlio Gay, lo brucerei nella stufa”, attribuendola, appunto a De Paoli. Ma quest’ultimo ha sempre negato di averla proferita. E già a suo tempo sull'episodio si scatenò una bagarre.  “Sulla vicenda c’è un procedimento legale in corso. -Ha puntualizzato l’avvocato Cafferata – Ed è gravissimo che si attribuisca una frase ad una persona, quando c’è ancora un procedimento aperto, quando, insomma, non c’è alcuna certezza sull’ attribuzione della frase stessa”.

Insomma l’ex esponente leghista (da tempo De Paoli è uscito dalla Lega) non ci sta. Tant’è che l’avvocato Cafferata non esclude che si chieda alla Procura “Un approfondimento per verificare se ci sono gli estremi  per la diffamazione o addirittura la calunnia”. Inanto si attende la rettifica di Fedez.