La 'finta' madre che ha rapito la bimba: un caso di gravidanza isterica come a Genova nel 1971?
di Paolo Zerbini
Paolo Zerbini mette in parallelo due storie distanti 54 anni l'una dall'altra
11 gennaio 1971, Aula di Medicina Legale a San Martino: seduti ci sono 70 laureandi in medicina. Il famoso prof. Aldo Franchini e il dott. La Cavera fanno accomodare una donna bionda, 38 anni, un po' anonima, che sorregge il suo pancione. E' intimidit ma riesce a dire con un sorriso "Si, sta per nascere".
Ero lì - Io, cronista del quotidiano "Il Lavoro" ero mescolato tra i 70, introdotto (silenziosamente) dal dottor Edoardo Guglielmino, Ginecologo e Assessore del Comune di Genova. Un caro amico. Lui sapeva cosa sarebbe successo. Il dottor Franchini, sottovoce, si rivolge alla donna e le sussurra: "Ma lei sa che nella sua pancia non c'e un bimbo, non c'e' nulla. Lei è stata operata all'utero e alle ovaie. Non può più avere figli". Ricordo il pallore mortale, le lacrime silenziose che uscivano copiose, il silenzio che schiacciava tutti e lei, poverina, che si era aggrappata alla sedia per non cadere.
Il fatto - Era un caso (raro) di gravidanza isterica: voluta, sognata, costruita nella sua mente e nel suo corpo. Inesistente. La ragazza era una prostituta. Un camionista se ne era innamorato: "Ti porto via dalla strada, ti sposo, ma tu mi devi dare un figlio". Da 8 mesi non aveva più mestruazioni, era passata da 49 a 65 chili, vomitava. Aveva il pancione. Dal quinto mese aveva cominciato a sentire il suo bimbo che si muoveva nella pancia. 4 mesi di ascolto e di gioia. Poi la mazzata tremenda, quella mattina. La donna si è afflosciata, la pancia ha cominciato a sgonfiarsi. Era distrutta. L'uomo l'aspettava nella stanza accanto. Forse ha capito. Io pensavo a come raccontare un caso così delicato. La foto non ritraeva il viso della donna.
Un caso anaogo - Ecco, anche Rosa Vespa, la donna che a Cosenza ha rapito la "sua" neonata, aveva il pancione che il marito baciava. Anche lei aveva la postura tipica delle donne gravide. Guardate le foto, impressionanti. Può essere davvero che intorno nessuno abbia capito la tragedia che si stava compiendo, nel cervello e nel corpo cinquantenne di Rosa. Ad un certo punto la donna dev'essersi resa conto che il figlio era solo un sogno. Ha costruito prove false e. alla fine, ha provato a portar via Sofia, vestendola da maschietto.
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