Prima tra tutte le Autorità di Sistema Portuale italiane, secondo Ente, a livello nazionale, tra i 79 ammessi. È la graduatoria resa nota ieri dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale relativamente alle candidature al finanziamento PNRR di 50 milioni di euro dedicato alle Pubbliche Amministrazioni per il rafforzamento delle infrastrutture, dei servizi digitali del Paese, e per migliorare le competenze specialistiche necessarie a garantire adeguati livelli di “cyber resilienza”.
Circa un milione e mezzo di euro, la somma che verrà erogata all’AdSP del Mare di Sardegna per il progetto candidato e finalizzato all’ “Implementazione di un modello tecnico organizzativo di cybersecurity aziendale”. Pacchetto che prevede un ulteriore innalzamento del livello – già elevato e certificato – di sicurezza informatica dell’Ente, con ulteriore formazione del personale sulla materia; revisione dei processi organizzativi per la riduzione di eventuali errori umani che possano favorire attacchi dall’esterno; potenziamento degli attuali strumenti di difesa informatica per la protezione dei dati; aumento della frequenza dei monitoraggi sui sistemi in uso; migliore gestione delle procedure di intervento in caso di incidenti di sicurezza informatica e ripristino immediato dei servizi. Punti chiave che, una volta messi in atto, porteranno l’AdSP ad un perfetto allineamento con la Direttiva europea NIS 2, il cui obiettivo è quello di migliorare la preparazione e la risposta degli Stati membri agli attacchi informatici, rafforzando la cooperazione e lo scambio di informazioni, in un momento, quale quello attuale, di particolare tensione internazionale e di criticità per strutture di rilevanza come gli scali portuali. Un lungo percorso di innovazione digitale, quello intrapreso dall’Ente.A partire con l’adozione di sistemi di gestione e snellimento delle pratiche come lo Sportello Unico Amministrativo del Mare di Sardegna (SUAMS) per le istanze relative la Lavoro Portuale e al Demanio; la telematizzazione del sistema di condivisione dei dati tra gli attori del Sistema portuale sardo con la realizzazione del Sardinia Port Community System (SPCS) che mira alla riduzione sostanziale delle tempistiche di redazione e inoltro delle pratiche amministrative di arrivo e partenza delle navi e, aspetto non secondario, ad un’armonizzazione della produzione e condivisione dei dati statistici sui traffici portuali.
“Il secondo posto in graduatoria tra le Pubbliche Amministrazioni italiane ed il primo tra tutte le Autorità di sistema portuale del Paese certifica, ancora una volta, il livello di elevata professionalità raggiunta dal nostro Ente – spiega Natale Ditel, Segretario Generale dell’AdSP del Mare di Sardegna e Project manager del procedimento – Un risultato importante che è stato raggiunto grazie ad un lavoro lungo e certosino di creazione e crescita professionale del dipartimento delle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ITC) dell’AdSP, di sviluppo di tutti i sistemi informatici attualmente in uso e di formazione del personale sui temi dell’informatica e dell’Intelligenza artificiale. Aggiungiamo, quindi, un ulteriore importante riconoscimento al lavoro svolto e mettiamo a bilancio un finanziamento di un milione e mezzo di euro, quello erogato dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, che ci consentirà di stare perfettamente al passo con le ultime direttive internazionali”.