Imballaggi, approvato il Regolamento UE per ridurre rifiuti e promuovere il riutilizzo
di Sagal
Introdotti obiettivi vincolanti con l'astensione di Austria e Malta, polemica per le nuove norme
Il Consiglio dell'Unione Europea ha dato il via libera definitivo al PPWR (Packaging and Packaging Waste Regulation), il nuovo Regolamento che punta a ridurre i rifiuti di imballaggio e promuovere il riutilizzo. Con l’astensione di Austria e Malta, il provvedimento diventerà operativo entro il primo semestre del 2026, imponendo obiettivi ambiziosi per Stati e produttori.
Riduzione dei rifiuti – Gli Stati membri dovranno tagliare il volume pro capite dei rifiuti di imballaggio del 5% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2018, con traguardi progressivi fino al 2045. Inoltre, il regolamento introduce obblighi per minimizzare peso e volume degli imballaggi e limita l’uso di materiali monouso, specialmente in plastica.
Contenuto riciclato – Tra gli obiettivi principali c'è l’aumento del contenuto riciclato nei materiali d’imballaggio. Per esempio, entro il 2040, le bottiglie di plastica monouso dovranno contenere almeno il 65% di materiale riciclato. Parallelamente, sono state previste restrizioni sulle sostanze chimiche considerate pericolose, come i PFAS, che saranno limitate negli imballaggi alimentari.
Obblighi di riutilizzo – Il regolamento stabilisce obiettivi vincolanti per il riutilizzo. Entro il 2030, almeno il 40% degli imballaggi per trasporto e vendita dovrà essere riutilizzabile, con target indicativi per il 2040. Inoltre, attività come bar e ristoranti saranno obbligate a consentire ai clienti di utilizzare contenitori propri per asporto, senza costi aggiuntivi.
Polemiche e contrasti – L'Austria ha motivato la sua astensione criticando il formato del Regolamento, ritenendo più appropriata una direttiva che lasci maggiore flessibilità ai singoli Stati. Tra le preoccupazioni sollevate, gli alti costi amministrativi e la mancanza di equilibrio tra tutela ambientale e competitività economica. “Le misure richieste creano complessità applicative che penalizzano i produttori”, ha dichiarato il governo austriaco.
Critiche e vincoli – Anche Malta si è astenuta, pur riconoscendo alcuni passi avanti nelle trattative, come l’esenzione per le microimprese. Tuttavia, ha espresso preoccupazione per gli obiettivi vincolanti di riduzione dei rifiuti, ritenuti difficilmente raggiungibili dai Paesi più piccoli. Criticata anche l’obbligatorietà di etichette nazionali nei sistemi di deposito e restituzione, considerata un ostacolo logistico per i distributori locali.
Il Regolamento rappresenta un passo cruciale nella strategia europea per la sostenibilità, ma le polemiche emerse evidenziano le difficoltà di bilanciare ambizioni ambientali con le diverse esigenze dei Paesi membri.
Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci anche su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.
Condividi:
Altre notizie
Carta riciclata, la riduzione dell'alta qualità preoccupa i produttori
23/12/2024
di Sagal
Materiali riciclati, i prezzi altalenanti spingono in alto alluminio e rame
23/12/2024
di Sagal
Rifiuti elettronici, Nord Engineering acquisisce il 60% di Btt Italia
22/12/2024
di Sagal