Il Terzo Valico accelera ma restano ostacoli da superare: a Telenord parla il commissario Mauceri
di Matteo Cantile - Carlotta Nicoletti
Visite guidate ai cantieri, progressi nei lavori e imprevisti tecnici: il punto sul nodo ferroviario con il commissario Calogero Mauceri
Il 30 marzo i cittadini potranno visitare i cantieri del Terzo Valico e del nodo ferroviario di Genova grazie a un Open Day organizzato dal commissario Calogero Mauceri. Un’iniziativa all’insegna della trasparenza per comprendere il valore strategico di un’opera che, nonostante i recenti progressi, continua a scontrarsi con difficoltà tecniche. Gas in concentrazioni elevate, roccia friabile e altre criticità stanno rallentando il completamento, ma l’obiettivo resta rispettare, per quanto possibile, il cronoprogramma.
Open Day – L’appuntamento del 30 marzo permetterà ai cittadini di accedere in modo controllato ai cantieri, visitando le gallerie e osservando da vicino i lavori in corso. “È un’occasione per far conoscere un’opera che spesso resta invisibile perché sotterranea”, ha dichiarato Mauceri, sottolineando l’importanza dell’iniziativa per la comunicazione e la trasparenza.
Stato dei lavori – Negli ultimi quattro anni sono stati scavati 47 chilometri di gallerie, un’accelerazione significativa rispetto ai vent’anni precedenti. Sono poi in corso,, collegati nella stessa struttura commissariale, il lavori sul cosiddetto nodo di Genova: si tratta, tra l'altro, del quadruplicamento ferroviario tra Voltri e Sampierdarena e il potenziamento della tratta Genova-Brignole che consentiranno di separare il traffico ferroviario tra merci, lunga percorrenza e trasporto locale, migliorando frequenza e puntualità dei treni.
Problemi tecnici – Il Terzo Valico rimane una grande incognita; la presenza di gas in concentrazioni superiori alle attese, la roccia più friabile del previsto e l'amianto hanno reso necessario il potenziamento dei sistemi di sicurezza e rallentato i lavori. “Il progetto prevedeva già misure per il gas, ma non in quantità così elevate”, ha spiegato Mauceri. Sono in corso interventi di impermeabilizzazione, ventilazione avanzata e persino esplosioni controllate per consentire il proseguimento dei lavori senza rischi per gli operai.
Prospettive – Restano ancora cinque chilometri di gallerie da scavare, con le operazioni più critiche previste per il 2025. “Abbiamo tre tratti ancora da completare, due di circa due chilometri e mezzo ciascuno”, ha detto Mauceri. La talpa utilizzata per lo scavo è stata smontata a causa della friabilità della roccia, e i lavori proseguiranno con lo scavo meccanico.
Obiettivi a breve termine – Prima dell’estate sarà completato il tratto tra Castagnola e Val Lemme, con l’abbattimento dell’ultimo diaframma di 200 metri. Un ulteriore tratto di 500 metri dovrebbe essere ultimato entro l’anno. “Se il fronte di scavo migliorerà, potremo accelerare i tempi, ma al momento è difficile fare previsioni più precise”, ha concluso Mauceri.
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