Il sindaco Bucci a Telenord: "Il modello Genova non è in discussione, avanti tutta con le maxi opere"

di Gilberto Volpara

Ai parenti delle vittime di Ponte Morandi: "Purtroppo, devo condividere il loro giudizio sulla lentezza della giustizia"

La mia salute? "Non è un'estate facile, ma affronto la radioterapia con serietà e determinazione. Tutte le mattine sono al Galliera alle 7.30. Va meglio, rispetto a un mese fa riesco a parlare anche con maggiore facilità. Siamo sulla strada giusta, andiamo avanti".

 

Parte da qui, l'analisi sull'attualità cittadina del sindaco di Genova ai microfoni di Telenord. Il pensiero successivo, nella settimana di ferragosto, immediatamente, viene rivolto ai parenti delle vittime di Ponte Morandi: "Genova e l'amministrazione mai dimenticheranno quanto successo. Noi non ci occupiamo della magistratura, ma devo rilevare che in sei anni non è stata presa, ancora, alcuna decisione. Il 14 novembre sarà una giornata importante per la città con l'inaugurazione del Memoriale, una tappa per noi fondamentale. Intanto, in quell'area, proseguono i lavori specialmente tra Sampierdarena e Certosa. Rileveremo un'area da Ferrovie e, lì, sorgerà una nuova scuola. I disagi per gli abitanti di Certosa? Purtroppo stiamo facendo opere non fatte nel passato". 

 

Poi, spazio all'inchiesta giudiziaria che ha scovolto l'attività della giunta regionale con il voto anticipato in autunno: "Quale idea? Nessuna idea, ho il dovere di fare il sindaco e portare avanti opere utili non solo a Genova. Sulla Diga, per esempio, siamo in anticipo di tre anni. Abbiamo accorpati due progetti e termineremo entro fine 2026. Il waterfront procede spedito con l'inaugurazione della Torre Piloti alla vigilia del Salone Nautico, registriamo solo 6 mesi di ritardo per l'albergo. La funivia? Nessun problema, avanti tutta con i lavori avviati. Negare quanto fatto significa avere gli occhi foderati di prosciutto.  

 

Ancora, sulla politica e sulle urne imminenti per indicare il nuovo presidente che siederà in piazza De Ferrari.

 

Cosa è cambiato rispetto alle politiche quando Bucci diceva: se vi candidate dovete lasciare l'incarico? "Sono situazioni differenti, là era una persona o al massimo erano due. Questa volta sono di più e dico che non perdiamo alcun pezzo, semmai aumentiamo il valore della squadra. Se una persona del nostro team va avanti serve da stimolo per altri che saranno incentivati a lavorare con noi". 

 

C'è una convinzione più forte di altre in Marco Bucci: "Il modello Genova che qualcuno mette in discussione segna il futuro non della città, ma del Paese Italia. Non significa lavorare senza regole, semmai con meno burocrazia. Io dico avanti tutta con leggi chiare, metterci la faccia e senza perdere tempo. In queste settimane sono dispiaciuto per un dialogo, ancora senza risposta, tra Regione e Ministero su chi deve autorizzare la gestione circolare dei materiali da scavo. In sostanza, quello che esce dal tunnel, lo mettiamo nei cassoni della diga per un investimento che sarà oggetto di studio in futuro. Ecco, certificare formalmente questo passaggio è un problema di interpretazione legislativa. Bisognerebbe rendere più veloce l'iter a favore della collettività. Questo significa Modello Genova.  

 

Poi, il futuro della città: "Non può esserci un elemento trainante. Genova ha bisogno di più assi e tra questi, certamente, il turismo rappresenta una fonte prioritaria di crescita". 

 

Chiusura dedicata ancora alla campagna elettorale: "Sono fiducioso, il centro destra tornerà alla vittoria. Ci sarà, certamente, una lista civica e io sarà al fianco del candidato o della candidata. C'è bisogno di dare continuità a un lavoro fatto che nessun può negare".