Granarolo, i giardini intitolati ad Andrea Cerulli, vittima del crollo del Morandi
di Alessandro Bacci
Grande folla per l'inaugurazione, Andrea era tifosissimo del Genoa ed era fortemente legato al suo quartiere
Da oggi Andrea Cerulli, morto a 47 anni nel crollo di ponte Morandi, vivrà per sempre tra gli alberi dei giardini di Granarolo, il quartiere che amava, dove era nato e cresciuto, e dove aveva voluto che crescesse anche suo figlio. E' stato proprio lui, il giovanissimo Cesare, a scoprire la targa con il nome del padre, durante la cerimonia ufficiale di intitolazione dell'area verde. Tra le istituzioni presenti, oltre al vicesindaco di Genova Massimo Nicolò e al presidente del municipio Centro Ovest Michele Colnaghi, il questore di Genova Vincenzo Ciarambino e rappresentanti delle altre forze dell'ordine.
Ma c'erano tra le tante persone, soprattutto i colleghi di Andrea Cerulli, che lavorava in porto come Camallo, i compagni di gradinata - il Genoa altra sua grande passione - e le donne della sua vita, Giovanna Donato, ex moglie e madre di suo figlio, e Barbara Bianco, la compagna con la quale aveva preso casa a Granarolo poco tempo prima dell'ultimo viaggio.
"Noi due qui assieme con gli amici di sempre e le persone del quartiere - hanno spiegato - è l'ennesima prova del miracolo di Andrea, il suo amore sarà sempre con noi". Una cerimonia piena di commozione, anche nelle parole di Davide Serraino, presidente del comitato Rulli C'è, nato proprio per recuperare quei giardini abbandonati e intitolarli ad Andrea Cerulli. "E' una promessa che ci siamo fatti tempo fa e che grazie alle istituzioni e alle associazioni del territorio come Arci o la società sportiva siamo riusciti a mantenere" ha spiegato.
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