Genova: una nuova vita per 174 migranti salvati dal mare, 60 restano in città

di Redazione

Dalla paura alla speranza: storie di coraggio e umanità all'arrivo della nave ONG al porto di Genova

Al ponte Andrea Doria di Genova, poco prima delle ore 13, é approdata la “Sea Eye 4”, la nave della ONG con a bordo 174 migranti, risultato di 5 interventi in mare nel corso dell’ultima settimana. Dopo l’attracco, realizzato con non poche difficoltà, sull’imbarcazione é salito il personale medico per un primo accertamento, quello relativo alle condizioni sanitarie dei passeggeri, per dare la priorità ai casi più complessi. Mentre i controlli procedevano celermente, iniziavano la discesa le prime persone.


I volti erano provati. La prima a lasciare la nave è stata una donna con una bambina di 5 mesi. Aveva la pelle ambrata, indossava un cappellino e camminava con la fierezza di chi, con l'approdo in Italia, era stata ripagata del coraggio profuso. Poi, c’era chi si muoveva a fatica, con garze che coprivano ferite sparse. In molti indossavano delle ciabatte arancioni, calzature che erano state fornite loro dai soccorritori. Quasi tutti erano privi di oggetti personali: gli abiti che indossavano erano l'unico "bagaglio" a disposizione. Avevano lo sguardo disorientato, ma scrutavano i dintorni e, nonostante tutto, c'era chi sorrideva e chi, con la mani congiunte, si rivolgeva agli operatori presenti, in segno di gratitudine per quella nuova vita che si apriva oltre la passerella dell'imbarcazione.


Nessuno parlava. Regnava il silenzio. Ogni volta che un passeggero toccava terra, partivano soltanto applausi scrosciati, di incoraggiamento, di soddisfazione, anche un metodo alternativo per scaricare la tensione legata all'incertezza del viaggio. E in quel silenzio assordante, rotto dagli appalusi, "dialogavano" i gesti, gli occhi, che sfociando in un mare di emozioni diverse e condivise.

Dopo l’identificazione presso lo stand della polizia, i migranti, col supporto dei mediatori lingustici, sono stati scortati in una sala per ristorarsi, successivamente sarebbero stati smistati nei centri di varie città..


I 174 sopravvissuti al mare sono giunti dai luoghi più disparati: Bangladesh, Africa... Tra loro erano presenti 27 minori, di questi, circa 18 raggiungeranno Firenze, per entrare a far parte di un progetto loro dedicato. In Liguria, invece, resteranno 8 minori e 60 adulti, mentre altri 90 migranti andranno in Piemonte. I minori non accompagnati avevano dai 15 ai 17 anni, al di sotto dei 15 anni, avevano un genitore al seguito. Numerosi sono stati i casi di scabbia.

Il sole che oggi splendeva sul capoluogo ligure era lo stesso che scaldava il cuore di quei passeggeri: uomini, donne e bambini che, fuggiti dalla guerra e dalla povertà, hanno raggiunto l’Italia con la speranza di vivere una vita diversa e avere un futuro migliore.


In proposito allo sbarco si è espresso anche l'assessore alla sicurezza, Sergio Gambino, che ha affermato: "Faremo tutto il necessario per rendere poco complesso l'approccio di queste persone con il nostro Paese. Entro stasera tutti raggiungeranno le comunità alle quali sono stati destinati. Ognuno dei nostri operatori sa quello che deve fare, in base alle persone organizzeremo il servizio. La priorità è che tutti vengano messi nelle condizioni ideali per affrontare l'ultimo step di questo lungo viaggio. Accertarci delle loro condizioni di salute è fondamentale. Il metodo con il quale sono arrivati in Italia è illegale, va contrastato, ma chiunque arrivi sulla nostra banchina ha il diritto di ricevere soccorso e sognare un avvenire più roseo".