Genova, torna Circumnavigando Festival: "il circo che abita tra corpo e città"

di Giorgia Fabiocchi

Trentotto sono gli eventi in programma, di cui due in prima nazionale, con spettacoli, work in progress, incontri e le proiezioni di “CineCirco”

Ventidue anni di vita non sono pochi. Lo sa bene Circumnavigando, il festival internazionale di circo teatro che fino al 30 dicembre animerà Genova con spettacoli da tutto il mondo. 40 eventi, 32 spettacoli, 17 compagnie internazionali, 11 location e 2 prime nazionali. Il tema scelto quest'anno sono le Architetture circensi, con il circo che abita tra corpo e città, che parte appunto dal corpo, la nostra casa, per arrivare alla città come luogo per oltre metà della popolazione mondiale. 

Il Festival Internazionale di Circo Teatro tra i più seguiti d’Italia, dopo un’anteprima il 1° dicembre al Tiqu per i govanissimi, ripartirà da lunedì 5 a venerdì 30 dicembre, con una XXII edizione che porterà in città diciassette compagnie di artisti che arriveranno per l’occasione da ogni parte del mondo. Tra le novità più attese, il ritorno dei Gandini Juggling con il loro nuovissimo “Life” (UK), ispirato alle coreografie di Merce Cunningham (29 dicembre), e la prima nazionale dello spettacolo “La veilleuse. Cabaret Holographique” di Valentine Losseau e Raphaël Navarro (27/30 dicembre), dove gli artisti, trasformati in “fantasmi”, sfruttano l’immaterialità dell’ologramma moltiplicando immagini e suoni per restituire presenza all’invisibile: un esperimento che attraversa il confine l’estremo della digitalizzazione nel mondo del teatro.  

Trentotto sono gli eventi in programma, di cui due in prima nazionale, con spettacoli, work in progress, incontri e le proiezioni di “CineCirco”, dedicate al circo nel cinema (lunedì 5 e 12 dicembre al TIQU), in collaborazione con l'associazione Laboratorio Probabile Bellamy. Tutto questo per raccontare corpo, circo e città, e farlo proprio a Genova, che è una e molte, lunga e sottile, verticale e sotterranea. Sarà un viaggio funambolico e volante alla scoperta del potenziale espressivo del corpo nell’ambiente urbano: lavorare con il corpo per esplorare lo spazio, interagire con i suoi significanti per pluralizzarne i significati, in un’esplosione di invenzioni acrobatiche e nuove tecnologie.