Genova, sciopero dei lavoratori della cooperativa Lanza del Vasto: "Da mesi non riceviamo lo stipendio"
di Filippo Serio
Presidio davanti all'aula del Consiglio Regionale: "Non sappiamo come arrivare a fine mese, questi servizi sono essenziali"
Tagli degli stipendi senza preavviso e nessuna garanzia per i prossimi mesi. Circa 500 lavoratori della cooperativa Lanza del Vasto non stanno ricevendo lo stipendio e si sono visti detrarre circa il 50% della retribuzione del mese di febbraio.
Per questo il sindacato Usb ha indetto per questa mattina uno sciopero in sostegno dei lavoratori della cooperativa, che gestisce diverse strutture residenziali sul territorio ligure destinate alle categorie fragili, dai minori agli anziani, in condizioni psico-fisiche di totale o parziale autosufficienza.
"Ad oggi i lavoratori non stanno ricevendo lo stipendio, il 50% dei pagamenti del mese di febbraio è congelato e non abbiamo nessuna prospettiva per il rimanente 50%. Abbiamo paura che nei prossimi mesi non arrivi più niente e ogni lavoratore non sa come arrivare a fine mese e sfamare le proprie famiglie - dice Barbara Ceccarelli, socio lavoratore del Lanza del Vasto e delegato Usb -. Inoltre tutti gli utenti che assistiamo si ritrovano scoperti, i nostri servizi coprono tutta la Liguria e sia loro che noi siamo disperati."
"Si tratta di servizi essenziali per conto di amministreazioni pubbliche come il Comune di Genova, la Regione o la Asl - continua Maurizio Rimassa, coordinatore Usb lavoro privato - noi chiediamo alle istituzioni di capire come intervenire per far modo che si dia certezza sugli stipendi, ma anche sulle prospettive occupazionali. Questi servizi non possono essere chiusi dall'oggi al domani. Abbiamo avuto un incontro in Prefettura, oggi dovremmo avere la data in cui saranno convocati sia la cooperativa sia tutti gli enti e le organizzazioni sindacali in modo da affrontare la situazioni per dare certezze ai lavoratori. Ma la situazione resta grave, e non sono chiare le motivazioni di questa crisi: sicuramente alla base ci sono vicende giudiziarie e investimenti sbagliati, ma non capiamo dalla direzione quali sono le mosse per uscire da questa situazione."
Questa mattina i manifestanti hanno dato vita al corteo passando per piazza Corvetto, largo XII Ottobre, via XX Settembre, piazza Dante per terminare la propria marcia davanti all'aula del Consiglio Regionale.
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