Genova, sanità, Cisl Fp: "San Martino, infermieri calati di 160 unità e servirebbero almeno 60 Oss"

di Redazione

2 min, 3 sec

"Non ci sono scappatoie facili: l’unica soluzione è assumere personale subito, scorrendo le graduatorie già esistenti e bandendo nuovi concorsi"

Genova, sanità, Cisl Fp: "San Martino, infermieri calati di 160 unità e servirebbero almeno 60 Oss"

“Siamo qui, per l’ennesima volta, a raccontare la drammatica carenza di personale che attanaglia il Policlinico, alla quale le istituzioni – in primis la direzione del nosocomio stessa – sembrano non aver dato il minimo ascolto, se non attraverso “scorciatoie” e “acrobazie” organizzative tese unicamente a cercare di coprire i “buchi” con “toppe” di personale recuperato qua e là da reparti già in assoluta carenza, che si vedono così ulteriormente impoveriti. Ma lavoratori e pazienti non sono pezzi di stoffa; sono essere umani che meritano il massimo dell’attenzione, e non si possono mantenere posti letto aperti senza poter garantire gli standard di qualità e sicurezza minimi per tutti gli attori in campo. I numeri sono chiari: negli ultimi due anni gli infermieri calati di 160 unità e servirebbero almeno 60 operatori Oss”, spiegano Gabriele Bertocchi, Segretario Generale CISL FP Liguria e Andrea Manfredi, componente della Segreteria CISL FP Liguria.

I due sindacalisti aggiungono: “Innanzitutto chiederemo una relazione inerente alla sicurezza, perché ridurre gli operatori in alcuni reparti per cercare di coprire le carenze in altri, – che per inciso è ciò che intendiamo con “toppe di personale” – significa mettere a rischio, per l’appunto, la sicurezza di pazienti e lavoratori. La salute pubblica non è un’attività di cui ci si possa prendere cura “di corsa”. Lavorare sotto stress è un pericolo per tutti. A tal proposito, chiederemo al responsabile del Servizio Protezione e Sicurezza la verifica del documento di valutazione del rischio previsto per legge, ed in particolar modo la valutazione dello stress correlato, perché della sicurezza sul lavoro non ci si può ricordare solo una volta successi i drammi, ma bisogna occuparsene prima che sia tardi. Tutto ciò, affinché tali condizioni stesse, vengano ufficializzate da documenti che possano poi essere eventualmente prodotti nelle sedi competenti".

"Consapevoli del fatto che questi - concludono Bertocchi e Manfredi - non siano atteggiamenti propri del nostro DNA sindacale, non possiamo esimerci dal prendere armi pesanti contro una carenza da troppo tempo lasciata alla deriva organizzativa. Per la CISL FP Liguria, non si possono mantenere aperti posti letto a scapito di benessere e sicurezza. Non ci sono scappatoie facili: l’unica soluzione è assumere personale subito. E per farlo è necessario scorrere le graduatorie già esistenti e bandire nuovi concorsi”.