Genova, sanità, Bertocchi (Cisl): "Al San Martino carenza di personale, servono assunzioni"
di Redazione
"Dipendenti 'obbligati' a smaltire le ferie vecchie: non lo fanno perché altrimenti i reparti chiuderebbero"
La carenza di personale all'ospedale San Martino è al centro di un'analisi di Gabriele Bertocchi (Cisl Funzione Pubblica Liguria): “Dipendenti “obbligati” a smaltire le ferie vecchie: non lo fanno perché altrimenti i reparti chiuderebbero. Bisogna assumere personale”.
“Ancora una volta - spiegano in una nota il segretario generale della Cisl Funzione Pubblica Liguria Gabriele Bertocchi e il componente della segreteria regionale Cisl Funzione Pubblica Liguria Andrea Manfredi - ci troviamo di fronte alle incongruenze che l’attuale assetto del sistema sanitario regionale pone ai lavoratori della sanità pubblica. Qualche tempo fa una sentenza della Cassazione ha determinato il fatto che le ferie non fruite debbano essere pagate ai dipendenti al termine del rapporto di lavoro. Partendo dal presupposto che, in quanto organizzazione sindacale garante dei diritti dei lavoratori, la CISL FP Liguria ritiene sacrosanto il fatto che le ferie vadano godute, non possiamo fare a meno di notare l'ennesimo rovesciamento di senso logico nei processi gestionali della sanità pubblica. Infatti, sulla base di questa disposizione normativa, la scelta fatta dalla direzione del policlinico San Martino è stata quella di mandare una nota all'interno della quale si predispone un piano di smaltimento delle ferie “vecchie".
“Quindi, di fronte al pericolo di dover riconoscere il pagamento di un diritto non goduto, la soluzione - aggiungono - è stata quella di inviare una sorta di “intimazione ad adempiere”, quasi a deresponsabilizzare chi, avendo ricordato ai dipendenti di “andare in ferie”, sarebbe al sicuro da qualsivoglia rischio di rivalsa. Come se il mancato godimento delle ferie dipendesse dalla volontà dei lavoratori, e non dalle cronica carenza di personale. Questa logica pone i coordinatori dei vari reparti nella ingestibile posizione di dover organizzare questa campagna di smaltimento, e al contempo dover garantire l'organizzazione dei reparti con un numero di dipendenti assolutamente non commisurato al reale fabbisogno di forza lavoro dell'ospedale. Se non bastasse, a rendere la situazione ancor più paradossale, interviene la conclusione di numerosi concorsi espletati in altre regioni, che stanno richiamando “a casa” parecchi lavoratori della sanità giunti in Liguria nel recente passato, che con la loro partenza affosseranno ancor di più l’ha già drammatica situazione del policlinico. E a poco vale la disposizione di un inattuabile piano di smaltimento ferie con il calendario che corre inesorabilmente verso l'ennesima “estate di passione”.
"La soluzione ad una crisi così profonda - concludono - non può venire da artificiose alchimie burocratiche; può arrivare solo dall’assunzione di personale. Per questo motivo la CISL FP Liguria chiede l’immediata indizione dei concorsi necessari a rimpinguare sufficientemente gli organici di tutte le aziende sanitarie della regione. Non c’è più tempo da perdere, E allora vedrete che i dipendenti, oggi afflitti da carichi di lavoro non più accettabili non avranno più problemi a godersi le meritate ferie".
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