Genova, ricordo della Shoah: a Palazzo Ducale la Cerimonia Ufficiale per il Giorno della Memoria

di Redazione

Il sindaco Marco Bucci: "Anche Genova ha avuto le sue colpe e io, a nome di tutti, mi scuso"

Di Valentina Giubergia

"Anche Genova ha avuto le sue colpe e io, a nome di tutti, mi scuso": ha esordito così il sindaco della città Marco Bucci alla cerimonia ufficiale per la Giornata della Memoria, tenutasi presso la Sala del Gran Consiglio a Palazzo Ducale, a Genova.

Per l'occasione, sono state consegnate le medaglie d’onore, concesse dal presidente della Repubblica, ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti e ai familiari dei deceduti. Sono state anche premiate, inoltre, le scuole che hanno partecipato alla prima fase del concorso nazionale “I giovani ricordano la Shoah”.

"Dobbiamo impegnarci a non dimenticare mai le sofferenze e le ingiustizie inflitte a milioni di esseri umani - ribadisce il sindaco di Genova Marco Bucci - . Attraverso la conoscenza e la consapevolezza, possiamo costruire una società che abbraccia la diversità e respinge ogni forma di discriminazione. Il concorso "I giovani ricordano la Shoah" non è solo un tributo alla memoria delle vittime, ma un elogio alla forza e all'impegno dei giovani nel preservare la storia. I giovani sono spesso considerati il motore del cambiamento, e il loro coinvolgimento attivo nella riflessione sulla Shoah è una dimostrazione di responsabilità sociale e impegno per un futuro migliore".

"Portare avanti la testimonianza della Shoah significa conoscere bene i fatti, la storia, le premesse di questi orrori- afferma il rabbino capo della comunità ebraica di Genova Giuseppe Momigliano.- e questi devono essere trasmessi con estrema meticolosità affinché non venga dimenticato nulla e non si ripetano queste disgrazie."

"A volte la memoria viene usata in modo sbagliato perché accade troppo spesso questi fatti vengano usati per discriminare,- sottolinea il consigliere comunale ed esponente della comunità ebraica di Genova Ariel Dello Strologo- non c'è bisogno che si verifichi la Shoah perché si comprenda che occorre comportarsi bene verso il prossimo. I bambini e i ragazzi devono imparare che fare del bene parte anche dalle cose più piccole."