Genova: raggiri ai danni di anziani sacerdoti, cinque assolti per mancanza di querela e assenza di aggravante

di E.L.M

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Si fingevano fedeli in difficoltà o parenti di benefattori per ottenere denaro da parroci anziani. Il tribunale dichiara il non luogo a procedere

Genova: raggiri ai danni di anziani sacerdoti, cinque assolti per mancanza di querela e assenza di aggravante

Fingendosi parrocchiani in difficoltà o parenti di fedeli disposti a lasciare un’eredità alla Chiesa, erano riusciti a farsi accreditare oltre 35mila euro da sacerdoti anziani in tutta Italia. Oggi il tribunale di Genova ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di cinque imputati, escludendo l’aggravante e rilevando la mancanza di querela di parte.

Il sistema – Secondo l’accusa, tra il 2018 e il 2019 i quattro imputati – difesi dagli avvocati Paolo Scovazzi, Claudio Velasco, Barbara Baroni ed Emanuele Lamberti – contattavano le parrocchie e convincevano i preti a inviare somme di denaro su carte Postepay o tramite vaglia postali. Le richieste variavano: in alcuni casi si presentavano come fedeli in gravi difficoltà economiche, in altri sostenevano che un benefattore volesse donare un’eredità alla Chiesa, ma che per sbloccarla fossero necessarie spese di successione.

L’inchiesta – Le indagini avevano portato all’arresto di quattro persone, mentre un quinto era stato solo denunciato. Il modus operandi ripetitivo aveva consentito agli investigatori di ricostruire almeno cinque episodi di truffa.

Il verdetto – Il tribunale di Genova ha deciso per il non luogo a procedere, ritenendo insussistente l’aggravante e constatando la mancanza di una querela formale da parte delle vittime, elemento necessario per procedere in giudizio.

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