Genova, Pompili (De Wave) a Telenord: "Acquisire Tecnavi passaggio per un'ulteriore crescita"

di Edoardo Cozza

L'ad dell'azienda leader del settore arredi di bordo per navi: "La guerra in Ucraina sta dando problemi, servirebbe riattivare acciaierie di Taranto"

De Wave allarga i propri orizzonti: l'azienda di Genova leader del settore arredi di bordo, aree pubbliche e cucine per navi da crociera e non solo, di proprietà del fondo statunitense Platinum Equity, ha acquisito la Tecnavi: "Per noi è uno stop importante - spiega a Telenord Riccardo Pompili, ceo della De Wave - perché vuol dire affacciarci all'impiantistica navale (catena del freddo, impianti refrigeranti) e poter offrire una gamma di prodotti che non potevamo dare. È anche l'inizio di un percorso di ulteriori acquisizioni: abbiamo in lista una serie di acquisizioni che vanno a completare quello che oggi è il nostro core business. Non è stato complesso portare avanti la trattativa, perché conoscevamo il management, conosciamo il venditore bene, l'abbiamo portata avanti a occhi chiusi. Cosa abbiamo in programma per iul futuro? Espanderci nel settore del fire fighting e della sicurezza sulle navi e non copriamo, per ora, il settore dell'automazione: li vogliamo includere nel nostro range di prodotti" 

La guerra in Ucraina sta creando molti grattacapi: Mariupol, sede di importanti acciaierie, è nel centro del teatro di guerra e i problemi di approvvigionamento delle materie prime stanno diventando preoccupanti. Servirebbe un rilancio del comparto acciaio in Italia: "I prodotti che noi forniamo si basano sull'acciaio, lavoriamo tonnellate di lameria per produrre. Siamo preoccupati, già nella pandemia avevamo fatto i conti con questo problema tra prezzi e reperibilità. C'è da capire gli impatti che la guerra a Mariupol potrà avere. Per ovviare il governo potrebbe intervenire, servirebbe riattivare Taranto per dare una mano, andrebbero riviste molte dinamiche. Noi impieghiamo oltre 800 persone tra Italia e Polonia, poi c'è un indotto di migliaia di persone: è evidente che se fin qui abbiamo mantenuto i ritmi di produzione senza ritardi o altro, però dobbiamo fare i conti con quest'ultima tegola".

E le sanzioni alla Russia, invece, possono creare problemi nel settore nautica e yachting: "È un ambito dove siamo impegnati, il mondo yacht ha dinamiche particolari. Ora c'è la questione delle sanzioni per gli armatori russi: non tutti i cantieri fanno capo a quel mercato, la situazione è variegata. Di certo chi costruisce gli yacht dai 100 metri in su potrà avere qualche problema, ma interesserà per lo più cantieri nordeuropei. Stiamo a vedere, perché tutto è in pieno svolgimento: di certo qualche impatto ci sarà". 

Infine un focus su Genova: ci sono opere che possono dare sviluppo al porto e anche al settore in cui opera la De Wave: "Sono fondamentali, perché c'è bisogno di novità, di attrarre investimenti. Fincantieri con il ribaltamento a mare potrà costruire navi molto più grandi di quanto non faccia ora, poi c'è la questione riparazioni navali, speriamo ci siano soluzioni positive perché ovviamente ci interessa molto da vicino".