Genova, nuovi perimetri e un sistema a punteggio: ecco il piano comunale del commercio

di Filippo Serio

Assessore Bordilli: "Obiettivo principale evitare apertura indiscriminata di attività commerciali"

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Nuovi perimetri di tutela dei centri storici, autorizzazioni più stringenti e una scala di punteggi con un minimo da raggiungere. Queste in sintesi le novità introdotte dal Piano commerciale comunale, approvato dalla Giunta del Comune di Genova su proposta dell'assessore al Commercio Paola Bordilli.

Il Piano ha l'obbiettivo principale di evitare l'apertura indiscriminata di nuove attività commerciali nei centri storici urbani,

Cosa prevede - Il piano tiene conto di una 'zonizzazione' del territorio comunale già prevista dalla legge regionale sul Commercio: i centri storici (in cui è in vigore l'intesa sul commercio per l'insediamento di attività di pregio), i centri storici urbani (in cui è presente e attiva una rete commerciale prevalentemente costituita da esercizi di vicinato), i centri storici commerciali (dove è stata considerata la presenza di una significativa rete commerciale prevalentemente costituita da negozi di vicinato, a cui viene riconosciuto il ruolo aggregativo e di servizio in particolare nei quartieri) e una fascia di tutela di un massino di 1 km lineare attorno ai centri storici urbani (zone cuscinetto)

"ll Piano è frutto di un profondo lavoro di ascolto del territorio, delle istanze delle Associazioni di categoria, dei bisogni dei cittadini, tenendo conto delle attuali normative in tema di commercio e di liberalizzazioni su cui il Comune può intervenire da un punto di vista delle autorizzazioni nel rispetto della tutela della concorrenza e della qualità della vita dei quartieri, in ottica di servizi ai cittadini - dichiara il vicesindaco reggente Pietro Piciocchi - è stato fatto un grande lavoro che parte dall'analisi dei quartieri, della presenza di attività commerciali che costituiscono il naturale e storico presidio del territorio in chiave di servizi al cittadino e di socialità. In base alla fotografia dell'esistente, il Piano mette regole precise per il rilascio delle autorizzazioni che tengano conto del tessuto commerciale, della qualità dei posti di lavoro che creano e dei servizi di quartiere, anche in ottica di miglioramento della qualità della vita"

"Dal 2018 abbiamo iniziato a esplorare nuovi strumenti di pianificazione commerciale come le intese, ora estese a tutti i centro storici. La chiave di volta del Piano è rappresentata dal riconoscimento del valore delle attività commerciali esistenti nei tanti centri della Genova policentrica in un mix di parametri che daranno punti fermi nel governo, da parte dell'amministrazione comunale, delle politiche commerciali sul territorio perché si trasformino in un reale volano per il commercio, per l'occupazione, per i servizi pubblici, a partire da parcheggi a servizio di una più efficace fruizione dei centri di via - spiega l'assessore al Commercio Bordilli - con l'introduzione dei centri storici commerciali abbiamo effettuato una perimetrazione, con annessa zona cuscinetto, per estendere alcuni paletti a tutela del piccolo commercio anche fuori dai centri storici già coperti dall'Intesa. Inoltre, le opere accessorie, individuate come indispensabili per il rilascio delle autorizzazioni, tengono anche conto delle caratteristiche dei diversi tessuti urbani della città. Infine, tra le novità di cui sono particolarmente soddisfatta, c'è l'introduzione per la Gdo di adottare un quartiere, un'istanza emersa con forza durante Quartieri in giunta ad esempio a Ca' Nova e Oregina dove mancano i presidi di commercio di vicinato"

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