Genova, nuova diga, Pd: "Opera affossata dalle scorciatoie di Bucci e Toti"

di Redazione

Natale e Garibaldi: "Sindaco e presidente non hanno imparato le norme della pubblica amministrazione"

"Rispettare le procedure è il modo più sicuro per garantire la realizzazione della nuova diga del porto di Genova, le scorciatoie usate da Bucci e Toti rischiano di affossare un'opera fondamentale. Così il segretario del Pd in Liguria Davide Natale, il capogruppo dem in Regione Luca Garibaldi, il segretario provinciale del partito a Genova e capogruppo in Consiglio comunale Simone D'Angelo commentano la delibera dell'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) contro l'iter seguito per costruire la nuova diga del porto di Genova.

"Ancora una volta facili profeti - affermano gli esponenti del Partito Democratico - Non è questione di volere una Liguria ferma, come ci avevano accusato di volere come scopo politico il presidente Toti e il sindaco Bucci, ma di riuscire a realizzare i progetti. Conoscere e rispettare le procedure, applicarle correttamente è il modo più sicuro e veloce per portare a casa il risultato. Evidentemente Toti e Bucci, abituati a strepitare e travolgere le regole, pur amministrando da molti anni ormai, non hanno ancora imparato le norme della pubblica amministrazione, facendo un danno al nostro territorio. Le scorciatoie rischiano spesso non di far arrivare prima, ma di portare nel dirupo, come è puntualmente accaduto in questo caso. A pagarne le conseguenze saranno i cittadini e le imprese liguri che vedranno allungarsi i tempi per la concretizzazione di interventi che potrebbero accrescere le potenzialità della Liguria".

"Il commissario Bucci e il Presidente Toti hanno più volte ribadito che il cosiddetto 'Modello Genova' è l'unico sistema per realizzare i progetti in tempi brevissimi, ma Anac spiega che quel sistema vale per interventi urgenti ed emergenziali ma non per quelli ordinari", aggiungono.