Genova, l'ospedale da campo al San Martino in ritardo: slitta l'apertura

di Redazione

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La denuncia di Fabio Tosi: "Oggi non è entrato in funzione proprio niente, non c'è stata un'accurata pianificazione in vista della seconda ondata"

Genova, l'ospedale da campo al San Martino in ritardo: slitta l'apertura

"I fatti parlano chiaro. Oggi pomeriggio, sono andato a fare un sopralluogo al San Martino per verificare se era stato davvero messo In funzione il compound, 'inaugurato' con le solite modalità cui ormai noi liguri siamo abituati: comunicati, post e foto. Pareva fatta: pronti, via, si parte (oggi)! E invece no. Le foto certificano che oggi non è entrato in funzione proprio niente perché chi stava effettuando determinati lavori (come l'allaccio alle rete elettrica per permettere poi l'erogazione dell'ossigeno) è rimasto senza i materiali necessari per portarli a termine". Lo dichiara il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi.

"Quanto visto oggi nel piazzale del Policlinico San Martino certifica quello che abbiamo sempre sostenuto e per il quale siamo anche sempre stati accusati di dire il falso e pubblicamente presi di mira: è infatti la dimostrazione che non c'è stata un'accurata pianificazione in vista della seconda ondata, che è quella che stiamo vivendo da diverse settimane. Quanto visto oggi, è l'ennesima operazione frettolosamente messa insieme per tamponare un'emergenza" ha aggiunto Tosi. "Come abbiamo già avuto modo di dire, i mesi nei quali si dovevano pianificare le attività, non sono stati sfruttati. Sostanzialmente… per qualcuno era più importante pensare alla propria campagna elettorale o presenziare all'inaugurazione di qualche opera pubblica fatta dai Comuni e non dalla Regione" dice Tosi.

"Come ha avuto modo di chiedere anche la Cgil in una sua lettera inviata alla direzione del San Martino anche noi ci chiediamo: dove verrà reperito il personale che gestirà il compound? Poiché è nota la difficoltà di trovare operatori sanitari, la preoccupazione di chi rappresenta i lavoratori è che si voglia ulteriormente aumentare i carichi di lavoro per gli operatori del Pronto Soccorso".