Genova, iniziativa sull'editoria della città: cinque proposte per la capitale Italiana del Libro

di Carlotta Nicoletti

Unità stabile degli editori genovesi, l’alleanza con l’amministrazione pubblica e un forte partenariato con i media, il mondo associativo e universitario

Genova è una città cosmopolita per la sua naturale apertura alle vie del mare. Ricca di storia contenuta in scrigni poco conosciuti, musei, archivi, biblioteche ma anche nelle facciate storiche, nelle statue e nei manufatti industriali che raccontano storie di operosità e tecnologia. Anche i paesaggi raccontano bellezze struggenti che hanno ispirato poeti e letterati da tutto il mondo mentre il profumo delle botteghe artigiane, la cantilena unica della lingua genovese che si sente ancora nei tanti negozi e ristoranti guida il passante dentro il cuore della città.

L’editoria a Genova dal 1959 a oggi

Nel 1959 venne promossa l’inchiesta «Genova che legge» tra librai e biblioteche; al tempo si parlava «della paurosa massa dei libri prodotti, il moltiplicarsi delle librerie, delle edicole e dei venditori a domicilio». E ci si domandava: «Ma poi i libri vengono letti?». Oggi gli scenari sono differenti: dai 670 mila residenti del 1959, (e i piani urbanistici basati sulla previsione di una popolazione di oltre un milione e duecentomila abitanti), siamo arrivati oggi a meno di 600mila. La tradizione editoriale è ricca di nomi e qui vogliamo ricordare la casa editrice Umberto Silva nata a Genova nel ‘58 che riempì vuoti letterari a livello nazionale e pubblicò, per prima, due Premi Nobel Czeslav Milosz, insignito nel 1980 e Octavio Paz nel 1990. Un fermento culturale durato decenni e contrassegnato da dibattiti, eventi e riviste oggi dimenticate. L’unico osservatorio della cultura e dei media era l’Agenda della Comunicazione del giornalista Gianfranco Sansalone, deceduto da poco tempo. Nello storico numero del 2004 pubblicò un dibattito e i numeri del comparto editoriale e si domandava nel suo articolo di fondo: «Come può Genova uscire definitivamente dalla percezione di marginalità culturale?». Sansalone chiamava a raccolta gli attori culturali per creare un «sistema Genova». Al tempo erano 1600 i giornalisti, oltre 150 gli esperti di pubbliche relazioni e di comunicazione, una cinquantina di pubblicitari, una cinquantina di editori, oltre 13 mila iscritti alle facoltà umanistiche dell’Università di Genova.

Oggi tentiamo, dopo tanti anni di silenzio, la ricostruzione o meglio la riscoperta dell’identità culturale nascosta di Genova. Perché la cultura esiste e ha nuovi volti.

Cinque proposte degli Editori Genovesi per Genova capitale Italiana del Libro e oltre

Dalla coscienza della storia che ci precede e dalla conoscenza del nostro presente gli editori genovesi lanciano cinque proposte concrete che si potranno realizzare solo grazie a tre ingredienti: l’unità stabile degli editori genovesi (e auspichiamo l’ampliamento a livello ligure), l’alleanza con l’amministrazione pubblica e un forte partenariato con i media, il mondo associativo e universitario.

La prima proposta riguarda la presenza degli editori liguri in uno stand e con eventi collettivi al Salone del Libro di Torino 2024 (9-13 maggio) e al Salone «Più libri più liberi» di Roma (dicembre 2024). Ma l’obiettivo di promozione della città e di tutta la Liguria a livello internazionale si coglie con la partecipazione al Salone di Francoforte dove l’Italia è Paese ospite d’onore (l’ultima volta è avvenuta nel 1988) e dove si svolge la più grande borsa di scambio dei diritti intellettuali.

La seconda è la creazione di spazi dedicati agli editori genovesi in librerie, biblioteche e luoghi stabili per incontri e dibattiti.

La terza è una azione di conoscenza verso il mondo delle scuole e delle università.

La quarta è la serie di incontri «Dieci volti di Genova: gli Editori e la Città» per riscoprire l’identità culturale di Genova a chiusura di Genova Capitale Italiana del Libro 2023, per giungere alla quinta, gli Stati Generali dell’Editoria Genovese per poter ampliare la regia e l’alleanza alla Liguria intera e agli attori culturali che operano nell’editoria a tutto campo.


Per un “quadro” dell’Editoria Genovese

Alcuni numeri sull’editoria genovese inerenti la produzione libraria (senza dimenticare che molti editori operano nel campo delle riviste e dei quotidiani e non sono stati quindi qui compresi). L’analisi riguarda 13 realtà genovesi editoriali che hanno risposto al questionario fornendo dati puntuali. Queste case editrici sono rappresentative di oltre l’80 per cento dell’editoria genovese).

Ecco i risultati.

La produzione è al 90 per cento cartacea, ma non mancano gli e-book e le nuove tecnologie (app, etc. ). I settori culturali sono praticamente tutti coperti, dalla poesia alla musica, saggistica, narrativa anche per ragazzi, libri illustrati, dialetto, arte, architettura, didattica per citarne alcuni. Molte ledizioni sono bilingue e in lingua straniera (l’inglese primeggia) e spesso il mercato è nazionale ed internazionale. Un’analisi che se ampliata mostrerebbe un “volto spettacolare” quanto nascosto della produzione culturale genovese.

I titoli a catalogo sono circa 9 mila e quelli prodotti in un anno 700. Il fatturato diretto è oltre 7 milioni di euro, la ricaduta economica è molto maggiore. La filiera editoriale è fatta di produttori e operatori commerciali e culturali, molto vasta a articolata. Premesso che il fatturato è netto (con ricaduta commerciale sulla filiera editoriale basata sullo sconto medio del 50% sul prezzo di copertina) abbiamo oltre 20 milioni di ricaduta economica tra commercio e fornitori.

Gli addetti diretti sono circa 40 e i liberi professionisti collegati (editor, illustratori, consulenti, fotografi etc.) sono oltre 100.

Gli editori analizzati sono equamente suddivisi tra micro editoria specializzata (100 mila euro di fatturato e una media di 10/30 titoli l’anno) e media editoria (100/150 titoli l’anno e fatturato dai 500 a massimo 1 milione e mezzo di euro).

Questa analisi di pochi editori mostra una grande vivacità e rapporto di conoscenza e riconoscenza verso il territorio. Una realtà che andrebbe approfondita.

«Dieci volti di Genova: gli Editori e la Città»: dieci incontri su Genova e la sua multiforme identità a cura degli editori genovesi

«Dieci volti di Genova: gli Editori e la Città»: è questa la proposta di contenuto che gli editori genovesi hanno congiuntamente organizzato per Genova Capitale Italiana del Libro 2023. Dieci incontri, attraverso i quali presentare ai propri lettori e alla città i libri più recenti e il patrimonio editoriale a catalogo. Ciascun incontro sarà dedicato a un tema, scelto fra i più caratterizzanti per Genova. Di volta in volta, in una serie di brevi interventi, gli editori genovesi presenteranno i propri libri e i propri autori, offrendo al pubblico dei lettori uno spaccato della propria produzione su ciascun tema.

Il ciclo avrà inizio giovedì 7 dicembre, presso Palazzo Ducale, Sala del Camino. Tema di questo primo incontro sarà «Genova Capitale del Mediterraneo». Seguiranno gli incontri dell’11 gennaio 2024, a Palazzo Ducale, Sala del Camino, su «Genova Capitale della Musica», in occasione del 25° della scomparsa di Fabrizio De André, e del 17 gennaio, presso la Biblioteca Lercari, su «Genova Capitale dello Sport». Il 1° febbraio, a Palazzo Ducale, Sala del Camino, si tratterà il tema «Genova è Donna» e il 6 febbraio, presso la Biblioteca Benzi, si parlerà di libri su «Genova in cucina». I bambini e la letteratura per l’infanzia saranno protagonisti dell’incontro del 27 febbraio presso la Biblioteca De Amicis, dedicato a «Genova per i più piccoli». Il 7 marzo, a Palazzo Ducale, Sala del Camino, sarà la volta di «Genova Blanca & Noir» e il 19 marzo, alla Biblioteca Berio, si presenteranno libri dedicati alla scienza, nell’incontro «Genova e la Scienza». Due altri binomi tematici, «Genova e l’Arte» e «Genova e la Poesia», saranno al centro di due appuntamenti del ciclo, in data da destinarsi. Grande attenzione verrà data al paesaggio, alla storia, alla cultura di Genova e della Liguria, alla tradizione dialettale e alla lingua genovese, temi a cui verranno dedicati specifici approfondimenti. Tutti gli incontri si svolgeranno a partire dalle ore 17.


Gli Stati Generali dell’Editoria Genovese

A conclusione del ciclo «Dieci volti di Genova: gli Editori Genovesi e la città», il 16 aprile 2024 alla Biblioteca Berio si terranno gli Stati generali dell’Editoria Genovese, convegno-tavola rotonda durante il quale gli editori genovesi si confronteranno su alcuni fra i temi di maggior rilievo e strategici per lo sviluppo e il ruolo dell’editoria genovese.

Al centro della riflessione degli Stati generali dell’Editoria Genovese saranno il valore e la funzione dell’editoria in una città che, quanto più scopre ed espande la propria vocazione turistico-culturale, tanto più ha bisogno di trovare negli editori e nella loro produzione la sponda di una rappresentazione che sia aggiornata e adeguata, completa e mai superficiale, sia verso l’esterno sia al proprio interno. Tra i temi che verranno affrontati nel corso degli Stati generali dell’Editoria Genovese e le proposte che verranno lanciate in quella sede non mancheranno l’individuazione di spazi per presentazioni di libri, di momenti di formazione rivolti ai giovani e alla scuola e di una generale maggiore attenzione al libro, quale “perno” della cultura e durevole garanzia del suo ruolo, pur in una società sempre più assoggettata alla velocità e incline alla dimenticanza.|