Genova, il ministro Orlando: "Mettere a rischio il Governo sulla riforma del catasto è ridicolo"

di Redazione

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Poi l'annuncio: "La prossima settimana un tavolo sui contratti. Occasione per fare il punto sulla contrattazione e sui suoi meccanismi, che devono essere definiti al meglio"

Genova, il ministro  Orlando: "Mettere a rischio il Governo sulla riforma del catasto è ridicolo"

"Nel Governo purtroppo ci sono divisioni su cose che in questo momento non paiono francamente centrali, perché in un momento come questo mettere a rischio il Governo sulla domanda di buonsenso che 'è giusto avere una fotografia esatta del catasto nel nostro Paese?' Mi sembra francamente ridicolo. Si sta dicendo a delle persone che a proposito di tasse si devono rassegnare al fatto che ci sia qualcuno che non paga niente perché la sua casa non è neanche accatastata e con quello che paga un'altra persona si colma anche il vuoto determinato da chi non paga, francamente non mi sembra un messaggio giusto in un momento in cui si creano nuove disuguaglianze".

Così il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, in visita a Genova a margine dell'incontro pubblico di "Pci 100/o - Nel segno del lavoro"'Per una sinistra fondata sul lavoro, in Italia e in Europa' incontro pubblico. "In settimana è previsto il tavolo per il rinnovo dei contratti che a questo punto assume ancora maggior rilievo per fare il punto sul tema della contrattazione in generale e dei meccanismi della contrattazione, che credo in questo momento debbano essere definiti al meglio. Avere contratti non rinnovati o avere ancora dumping contrattuale con i contratti pirata è inaccettabile in generale, lo è ancora di più in questo momento in cui davvero il tema fondamentale sono i salari - evidenzia Orlando -. Io credo che questa debba essere l'ossessione del Governo, della politica, delle forze sociali, come sostenere i salari prima che le conseguenze della guerra in Ucraina si scarichino sulle fasce più deboli della società è il punto fondamentale".

In caso di stop al gas russo "per il momento stanno funzionando gli ammortizzatori sociali che avevamo predisposto con la riforma, ci sono tutte le condizioni per ricorrere agli strumenti ordinari, se non fossero sufficienti rifletteremo su altri possibili nuovi strumenti".

"Nella riforma abbiamo previsto la possibilità di ricorrere agli ammortizzatori sociali quando si ha una mancanza di materie prime e si può ricorrere alla cassa integrazione quando si crea un intervento di upgrade rispetto all' approvvigionamento energetico", ricorda Orlando.

"Il lavoro non è stato dimenticato in questi anni, le scelte fatte sono state finalizzate a conservare la capacità produttiva, l'Europa e l'Italia al covid hanno dato una risposta diversa difendendo i posti lavoro e facendo la riforma degli ammortizzatori sociali, ma ora tutto questo non basta più. Lo shock della guerra è più grave perché asimmetrico, colpisce alcune parti dell'economia più di altre, crea nuove sperequazioni e nuove disuguaglianze, dobbiamo trovare rapidamente nuovi strumenti", sottolinea.

"L'Europa quando pensa a nuove sanzioni alla Russia o a mantenere quelle in atto dovrebbe occuparsi anche che i Paesi sono colpiti in modo disuguale. Ci sono Paesi manifatturieri che pagano un prezzo più alto perciò andrebbero mutualizzati gli effetti che si vengono a determinare".

"E' una condizione essenziale per mantenere la coesione sociale davanti alla sfida che abbiamo di fronte - sottolinea il ministro del Governo italiano -. Oltre ai proclami serve un'iniziativa in Europa, rischiamo che ai proclami e ai tweet non seguano delle politiche in grado di mantenere la posizione. Continuare a dire che si fanno delle sanzioni alla Russia e poi non metterle in atto è un modo inefficace di esercitare una deterrenza, ero molto entusiasta di come l'Europa ha risposto all'indomani dell'invasione russa, lo sono meno di come sta proseguendo l'iniziativa" commenta Orlando.

"Nel Governo purtroppo ci sono divisioni su cose che in questo momento non paiono francamente centrali, perché in un momento come questo mettere a rischio il Governo sulla domanda di buonsenso che 'è giusto avere una fotografia esatta del catasto nel nostro Paese?' Mi sembra francamente ridicolo. Si sta dicendo a delle persone che a proposito di tasse si devono rassegnare al fatto che ci sia qualcuno che non paga niente perché la sua casa non è neanche accatastata e con quello che paga un'altra persona si colma anche il vuoto determinato da chi non paga, francamente non mi sembra un messaggio giusto in un momento in cui si creano nuove disuguaglianze".