Genova, il Comune vuole le "Case dei riders"

di Federico Amodeo

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Punti sparsi per la città dove addetti alle consegne con badge possano accedere per rilassarsi, ripararsi da pioggia o caldo, ricaricare smartphone e e-bikes, servirsi di toilette

Genova, il Comune vuole le "Case dei riders"

Una serie di "case dei riders" sparse per la città a disposizione degli addetti alle consegne in scooter e bicicletta, accessibili con dei badge e che consentano loro di rilassarsi, ripararsi dalla pioggia o dal troppo caldo, ricaricare smartphone e e-bikes e servizi di toilette e servizi.

Lo propone una mozione presentata oggi in consiglio comunale dal consigliere di maggioranza Paolo Gozzi (Vince Genova) e sottoscritta da Filippo Bruzzone, opposizione, (Lista RossoVerde). La mozione è stata votata all'unanimità col parere favorevole della giunta Bucci. "Una categoria di lavoratori che assurge spesso all'attenzione delle cronache per le condizioni di precarietà e di pericolo in cui svolge la propria professione e, troppo spesso, per la disumanizzazione del rapporto di lavoro per quanto attiene a tutele, diritti, garanzie - spiega Gozzi -.

Ultimo in ordine di tempo Sebastian Galassi, studente-lavoratore che ha lasciato recentemente la sua vita sulle strade di Firenze e licenziato il giorno seguente dall'automatismo dell'algoritmo che governava i suoi turni e il suo lavoro, con una mail". Nel testo della mozione, depositata a luglio, si fa riferimento al presidio organizzato dai rider lo scorso 28 giugno nelle principali città italiane, compresa Genova. La mozione propone anche l'istituzione di una sorta di albo per realizzare un censimento del fenomeno e rappresentare la base per eventuali servizi erogati dal Comune quali corsi per la sicurezza stradale, di italiano o di formazione-lavoro, ma anche sconti per la manutenzione e la ricarica dei mezzi. Una inizitiva simile è già stata presentata alla Spezia