Genova, il prefetto ai lavoratori ex Ilva: "Subito un tavolo sulla sicurezza"
di Marco Innocenti
Dopo l'assemblea, operai in corteo per le vie di Cornigliano. Palombo: "Se ci scappa il morto, questa fabbrica la bruciamo". Venzano: "Dare risposte ai lavoratori"
Impegno da parte del prefetto di Genova Renato Franceschelli a istituire un tavolo tra azienda e rappresentanti della sicurezza dei lavoratori dell'ex Ilva di Cornigliano sulla situazione degli impianti all'interno dello stabilimento.
E' questo il risultato ottenuto dall'rsu di Acciaierie d'Italia e dalle segreterie di Fiom, Fim e Uilm al termine dell'incontro che si è tenuto stamattina. La delegazione informerà ora i lavoratori in presidio per sospendere lo sciopero che era stato prolungato a tutta la mattina.
"Ho concesso l'incontro il prima possibile - ha spiegato il prefetto Franceschelli al termine dell'incontro - perché mi interessava sentire dalla voce dei sindacati una preoccupazione che ovviamente comprendo e che merita attenzione. Rispetto al fatto specifico ci sono le indagini, ma il mio compito nei prossimi giorni sarà provare a dare concretezza alla richiesta sindacale di un confronto tra azienda e rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza che vada oltre il singolo episodio".
"Ovviamente noi al tavolo ci saremo e siamo certi che il prefetto farà partire l'invito - dice il coordinatore dell'Rsu Armando Palombo - vedremo se la direzione è disposta a partecipare. Abbiamo detto al Prefetto che da oggi il controllo sugli impianti da parte dei lavoratori sarà ulteriormente accentuato e gli abbiamo consegnato una memoria che mette nero su bianco tutti i problemi che in questi mesi abbiamo segnalato all'azienda".
Ii lavoratori si erano di nuovo riuniti in assemblea alle 7, davanti ai cancelli dello stabilimento di Cornigliano per decidere come portare avanti la loro protesta volta a chiedere maggiori investimenti e controlli in materia di sicurezza sul lavoro. "Se ci scappa il morto - ha tuonato Armando Palombo, delegato rsu della Fiom Cgil - noi questa fabbrica la bruciamo".
In attesa del ritorno della delegazione dopo il vertice in prefettura, i lavoratori si erano mossi in corteo per le strade di Cornigliano: "Non vogliamo bloccare la città - hanno detto i delegati sindacali nel corso dell'assemblea - ma solo far capire a tutti che qui, a pochi metri da loro, c'è chi ogni giorno rischia la vita sul proprio posto di lavoro".
“Il Prefetto si è impegnato in prima persona a convocare un tavolo in prefettura con la presenza dell’azienda e del sindacato, invitando anche la ASL per un inizio che per noi deve essere utile e concreto per gestire e monitorare la sicurezza all’interno dello stabilimento. Ci ha garantito anche che le risultanze degli accertamenti arriveranno al MISE, anche come azionista dell’azienda. Vediamo come risponderà l’azienda e aspettiamo nei prossimi giorni la convocazione del Prefetto”, spiega il segretario generale Fim Cisl Liguria Christian Venzano che aggiunge: “Ci aspettiamo che questa volta ci sia una presa di posizione forte da parte di tutti per risolvere queste criticità e dare la risposta che meritano tutti i lavoratori. Lo Stato è responsabile già adesso di quanto sta accadendo e di quello che noi stiamo denunciando”.
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