Genova, grande successo per il torneo benefico di calcetto: “Tutti insieme in campo per dire no all’autismo”

di Gaia Cifone

1 min, 48 sec

Organizzato dall’Associazione We Play Football in collaborazione con la Fondazione ETS Philos Impresa Accademia Pedagogica Sociale

Genova, grande successo per il torneo benefico di calcetto: “Tutti insieme in campo per dire no all’autismo”

Si è appena concluso il torneo di calcio benefico A7 “Tutti insieme in campo” organizzato dall’Associazione We Play Football in collaborazione con la Fondazione ETS Philos Impresa Accademia Pedagogica Sociale e sostenuto da Coutot-Roehrig azienda leader europeo nella ricerca di eredi.

 «Siamo felici di aver potuto dare anche quest’anno il nostro contributo – dichiara Nadia Spatafora direttrice di Coutot-Roehrig Italia – a questo evento che, anno dopo anno, sta diventando un appuntamento fisso del volontariato locale. In un momento così importante per la nostra città, che sarà Capitale europea dello Sport 2024, credo sia fondamentale, anche per le aziende private, sostenere il più possibile iniziative di inclusione sociale attraverso lo sport, soprattutto se si parla di bambini. Tutti i bambini hanno diritto di giocare!». 

21 le squadre, che in modo amicale, si sono affrontate sul campo di San Desiderio, tra cui anche la Old Seal SCF, rappresentanza più sportiva del notariato genovese. Lo scopo, assolutamente benefico: sostenere Asd We Play Football Aps che, in collaborazione con la Fondazione ETS Philos Impresa Accademia Pedagogica Sociale, si occupa di bambini autistici con sindrome di asperger.  

 A firma di Carla Botta e dell’ex calciatore professionista del Genoa Simone Spinelli, il progetto è realizzato dall’Associazione We Play Football, (di cui i due sono fondatori) che si propone di avvicinare i bambini affetti da autismo al mondo del calcio attraverso un approccio ludico formativo.

«Nonostante siano diversi anni che organizziamo questo torneo benefico rimaniamo ogni volta colpiti dall’entusiasmo che riscontriamo nelle squadre chiamate a competere per aiutare i nostri ragazzi - commentano Carla Botta e Simone Spinelli fondatori di We Play Football -. È questo calore che ci dà la forza di andare avanti e affrontare le tante difficoltà che abbiamo. Grazie a quest’evento e grazie alla generosità di coloro che ci sostengono, riusciamo, durante l’anno, a realizzare le tante iniziative che abbiamo in programma per dare la possibilità ai bambini meno fortunati di poter scoprire il mondo del calcio e di poter giocare liberamente».