Genova: fallimento società ristrutturatrice di cinema storico, arrestato commercialista già interdetto

di steris

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La documentazione contabile era stata sottratta alla curatela fallimentare, e la società aveva ricevuto finanziamenti bancari in parte non onorati

Genova: fallimento società ristrutturatrice di cinema storico, arrestato commercialista già interdetto

Il caso di bancarotta fraudolenta che ha coinvolto un commercialista napoletano, finito ai domiciliari a seguito di una inchiesta della Procura di Napoli (terza sezione, criminalità economica) ha una ramificazione genovese. Un filone dell'inchiesta riguarda infatti il fallimento di una società di costruzioni coinvolta nella riqualificazione di un cinema storico del capoluogo ligure, destinato alla vendita. In questo caso, la documentazione contabile era stata sottratta alla curatela fallimentare, e la società aveva ricevuto finanziamenti bancari, gran parte dei quali non sono stati onorati.

Nonostante fosse stato interdetto dalla professione per cinque anni, il professionista ha continuato a operare, utilizzando prestanome per schermare i suoi clienti da eventuali responsabilità penali. Il suo ruolo consisteva nell’aiutare a far sparire patrimoni e documentazione di società in difficoltà, tra cui quelle a rischio fallimento.

Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli ha posto ai domiciliari, ritenendolo gravemente indiziato in vari casi di bancarotta fraudolenta. Le indagini si sono articolate in quattro filoni principali, con il professionista come figura centrale. Uno dei filoni riguarda un consorzio operante nel settore dei lavori pubblici e privati, già oggetto di una interdittiva antimafia, che ha ricevuto pagamenti da stazioni appaltanti di Napoli, Caserta, Avellino, Roma e Piacenza. La società in questione non ha completato i lavori, arrecando danni alle altre consorziate, che hanno dovuto interrompere le attività. Si ipotizza una distrazione di fondi per circa 47 milioni di euro.