Genova: Fabrizio De André, a 26 anni dalla morte 'Cantata anarchica' in piazza Matteotti

di Stefano Rissetto

2 min, 18 sec

Il grande cantautore se ne andava l'11 gennaio 1999, vinto da una malattia, a soli 58 anni

Genova: Fabrizio De André, a 26 anni dalla morte 'Cantata anarchica' in piazza Matteotti

A 26 anni dalla morte, Fabrizio De André sarà ricordato a Genova, in piazza Matteotti dalle 20,30 con una “Cantata anarchica”, un evento che celebrerà la sua musica e i suoi valori, in piazza Matteotti, dove la sua eredità continua a ispirare.

Evento –  L'evento di stasera, rende omaggio al pensiero libertario di De André, simbolo di una musica che ha sempre trattato temi di giustizia sociale e ribellione. La “Cantata anarchica” includerà esecuzioni di alcune delle sue canzoni più significative, che raccontano la lotta contro l'oppressione e la ricerca della libertà.

L'artista - Fabrizio De André è stato un pioniere nel combinare testi e musica in modo unico. Gli esordi lo videro muoversi all'ombra dei giganti della musica francese come Georges Brassens, imparati dal padre Giuseppe, imprenditore e dirigente tra i più importanti del dopoguerra genovese. Tra i suoi più grandi amici e 'complici' ci fu Paolo Villaggio, compagno di scorribande goliardiche nella primissima Baistrocchi e coautore di 'Carlo Martello. Le primissime esibizioni del giovane Fabrizio ebbero come cornice la 'Borsa di Arlecchino', un seminterrato nel Palazzo della Borsa di via XX Settembre che oggi ospita un locale di cucina asiatica. Mentre molti cantautori si concentravano principalmente sui testi, De André sapeva integrare melodie raffinate con parole ricche di significato, creando un legame profondo con il suo pubblico. Le sue canzoni si sono spesso ispirate alla tradizione folk, ma sono state anche innovative e straordinariamente moderne, in grado di trattare temi universali in modo sensibile e potente.

L’incontro con la PFM - Negli anni ’70, uno dei momenti più significativi della carriera di De André è stata la collaborazione con la Premiata Forneria Marconi (PFM), un gruppo che ha contribuito a rinnovare il suo sound, mescolando il rock con sonorità mediterranee. Il risultato di questa unione è stato il celebre doppio album Fabrizio De André in concerto (1979).

Crêuza de Mä - Il 1984 segna l’apice della carriera di De André con Crêuza de Mä, un album che fonda il dialetto genovese con ritmi mediterranei e suoni etnici. Questo disco, realizzato a quattro mani con Mauro Pagani che molti anni dopo lo avrebbe reinciso in proprio come omaggio all'amico scomparso, ha saputo unire in modo sublime le tradizioni musicali del Mediterraneo con una sensibilità postmoderna, diventando un punto di riferimento per la musica italiana e internazionale.

Le Nuvole e Anime Salve - Nel 1990, De André proseguì il suo cammino musicale con Le Nuvole, un disco che, pur essendo meno omogeneo rispetto a Crêuza de Mä, rappresentò una fase di evoluzione stilistica. L’ultimo lavoro dell’artista, Anime Salve (1996), frutto della collaborazione con Ivano Fossati, venne accolto molto positivamente sia dalla critica che dal pubblico, segnando il suo saluto finale alla scena musicale. Il disco rimane una delle sue opere più intense e significative.

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