Genova, Erg: deludono le stime, il titolo scivola a Piazza Affari
di Redazione
L'ad Paolo Merli: "L'uscita dal termoelettrico e l'ingresso negli Stati Uniti sono stati due momenti caratterizzanti per la storia del gruppo"
I risultati 2023 di Erg sono stati buoni, anche se la crescita dell'utile è stata sostenuta dalla fine della tassazione straordinaria che aveva pesato sul bilancio 2022. Ma la Borsa ha reagito negativamente, soprattutto per le stime sull'anno in corso, con gli analisti che si aspettavano 'guidance' migliori. L'anno scorso il gruppo dell'energia ha infatti registrato un risultato netto da attività continue adjusted (Mol) a 226 milioni contro i 129 milioni del 2022, con un margine operativo consolidato di 520 milioni contro i 502 precedenti. Nel solo quarto trimestre il Mol consolidato a valori adjusted è di 155 milioni contro i 112 dello stesso periodo 2022, mentre l'utile è di 77 milioni contro 14. Il dividendo annuale è confermato a un euro per azione "sostenibile nell'arco di piano", spiega il gruppo.
Nelle previsioni per il 2024 "basate sulla migliore stima dello scenario prezzi in un contesto di alta volatilità e incertezza", Erg vede nel 2024 un margine operativo lordo nell'intervallo compreso tra 520 e 580 milioni, gli investimenti nel range compreso tra 550 e 600 milioni. L'indebitamento finanziario netto adjusted è atteso tra 1.750 e 1.850 milioni, inclusivo della distribuzione del dividendo.
"Siamo soddisfatti dei risultati economico-finanziari dell'anno - commenta Paolo Merli (nella foto), amministratore delegato di Erg - ma anche, e soprattutto, della capacità di finalizzare con successo la trasformazione industriale. L'uscita dal termoelettrico e l'ingresso negli Stati Uniti sono stati due momenti caratterizzanti per la storia del gruppo. Positiva anche la performance commerciale che ha visto la firma di quattro contratti di lungo termine con controparti di primo livello. Il nostro percorso di crescita continuerà nel 2024, con un portafoglio impianti atteso a circa 3,9 Gigawatt alla fine dell'esercizio", conclude Merli.
Ma l'accoglienza in Piazza Affari non è stata positiva. Il titolo in avvio di seduta ha ceduto oltre il 7% fino a un minimo di giornata di 23 euro netti, per chiudere in calo del 4,9% a quota 23,90 euro. Il mercato è stato infatti poco sostenuto dalle prospettive sul 2024, con gli analisti si aspettavano di più. La previsione di margine operativo lordo di circa 550 milioni in particolare è inferiore alle attese, con obiettivi "deludenti", secondo Mediobanca, Banca Akros e Morgan Stanley.
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