Genova, docenti a domicilio e in ospedale. Frassinetti, sottosegretario all'istruzione: "Sempre più studenti ne hanno bisogno"

di Anna Li Vigni

Due servizi fondamentali per garantire la continuità scolastica di quei ragazzi che si trovano in difficoltà a causa di patologie

“Scuola in Ospedale, Istruzione Domiciliare” è il titolo del convegno che si è tenuto oggi pomeriggio presso la sede genovese dell’Istituto Nautico San Giorgio, in Calata Darsena. Organizzato da Ufficio Scolastico Regionale, Comune di Genova e IRCCS Gaslini, il convegno ha messo a confronto numerosi rappresentanti del mondo scolastico, sanitario e istituzionale sul tema fondamentale della Scuola in Ospedale e dell’Istruzione Domiciliare. Si tratta di due servizi fondamentali per garantire la continuità scolastica degli studenti ricoverati e di due realtà talvolta poco conosciute, essenziali per tutelare e garantire il percorso educativo di quei ragazzi che si trovano in difficoltà a causa di varie patologie. In particolare, la Scuola in Ospedale riconosce il diritto a bambini e ragazzi ricoverati di apprendere in ospedale nonostante la malattia e garantisce la continuità degli studi. Scopo principale del servizio, svolto con i degenti in età scolare che si trovano ricoverati in ospedale, è di aiutarli a intraprendere un percorso cognitivo, emotivo e didattico che consenta loro di mantenere i legami con il proprio ambiente di vita scolastico. Genova e la Liguria sono un modello nazionale per la fornitura di questo servizio, erogato in particolare all’interno dell’IRCCS Gaslini grazie a un organico di 40 docenti che coprono tutti i livelli di istruzione, dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di II grado.

 

 

 

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