Genova, dibattito tra Lega e PD sulle lunghe liste d'attesa negli ospedali

di Carlotta Nicoletti

Brunetto (Lega): "Il Pd perde un’ottima occasione per tacere"

“Sappiamo perfettamente che anche in Liguria ci sono lunghe liste d’attesa. Non viviamo su Marte e stiamo intervenendo nel miglior modo possibile, tenendo conto del fatto che la richiesta di prestazioni è in costante aumento e nel settore della sanità c’è crisi di risorse umane, peraltro non soltanto nella nostra regione. In ogni caso, i punti sui quali si stanno focalizzando i nostri sforzi per risolvere la situazione sono essenzialmente tre. Primo: la messa disposizione di un’importante cifra, 50 milioni di euro, per effettuare prestazioni aggiuntive utili ad aumentare il numero di prestazioni a disposizione degli utenti del Servizio Sanitario Regionale. Secondo: una maggiore attenzione all’appropriatezza delle prestazioni considerato l’elevato numero di esami diagnostici richiesti, soprattutto radiologici, che tuttavia risultano inopportuni, visto e considerato che, per esempio, in Liguria la cosiddetta ‘over prescription’ riguarda il 30% delle prestazioni richieste. Terzo: una doverosa maggiore attenzione affinché le liste d’attesa siano rispettate dal SSR, ma anche dagli utenti con conseguente necessità che una persona che non intende effettuare l’esame o sia impossibilitato a farlo ne dia tempestiva comunicazione, per tempo, affinché il posto lasciato vacante possa essere occupato da altro utente del SSR. Poiché il tema centrale dell’ordine del giorno a mia prima firma, che ho presentato venerdì scorso, verteva su questo ultimo aspetto, condivisibile ed etico, non si capisce l’immotivato attacco dei consiglieri regionali del Pd, i quali, come spesso accade, fanno soltanto un’inutile demagogia senza avanzare idonee proposte costruttive a vantaggio degli utenti del SSR della Liguria. Hanno perso un’ottima occasione per tacere”.

Lo ha dichiarato il consigliere regionale della Lega e presidente della II commissione Salute e Sicurezza sociale Brunello Brunetto in risposta al PD sulla questione: Natale e Arboscello (PD): “Incapaci di risolvere i problemi della sanità ligure, la Regione Liguria scarica ancora una volta le responsabilità sui cittadini. Non sono le mancate disdette delle visite ad allungare le liste d’attesa o gli accessi impropri al Pronto soccorso a intasarli. Il problema è la cattiva gestione di Toti e della sua maggioranza”

“Ancora una volta la Giunta Toti e la sua maggioranza scaricano le responsabilità di una sanità che non funziona sui cittadini, per nascondere la loro incapacità di trovare soluzioni. Com’è possibile infatti pensare che le liste d’attesa siano influenzate dalla mancata cancellazione da parte di chi non si presenta? Per fare una mammografia in Asl 5 ci vogliono 428 giorni invece che 10. Quanto possono incidere le mancate disdette? In Asl 4 per una colonscopia 615 giorni; in Asl 1 un'ecografia di controllo alla mammella non è prenotabile; in Asl 2 per una spirometria da effettuare in 10 giorni bisogna aspettarne 100 e in Asl 3 una colonscopia invece che entro 10 giorni è prenotabile in 116, di chi è la colpa? Di chi non si cancella o di una Giunta che pensa alle luminarie o a inaugurare piazze e servizi già presentati almeno tre volte? O come si fa a scaricare la responsabilità dei Pronto soccorso sempre affollati, con le persone costrette in barella per giorni in attesa di un ricovero o di una visita, solo agli accessi impropri? Il problema è che il modello di Sanità di Toti-Gratarola ha completamente distrutto la sanità territoriale e nonostante dopo il Covid si sia più volte sottolineato la sua importanza, la politica regionale va nella direzione opposta e i liguri continuano a non trovare risposte per accedere in tempi ragionevoli alle cure e così si rivolgono all’unica porta aperta h24 della sanità che sono i Pronto soccorso. La soluzione al sovraffollamento deve essere una soluzione multifattoriale che prevede una serie di interventi sia in entrata che in uscita. In Emilia Romagna ad esempio  partirà la sperimentazione dei Cau, centri di assistenza urgenza, che sono centri che si affiancano ai Pronto soccorso e fanno da filtro. La Liguria invece attiva i flou point per le feste, una misura spot e insufficiente. Toti, Gratarola e tutta la maggioranza che sostiene la Giunta dovrebbero chiedere scusa a tutti i liguri che non riescono più a curarsi o per esserlo devono stare tre giorni su una barella come è successo recentemente”, così il segretario del Partito Democratico ligure Davide Natale e il consigliere regionale PD Roberto Arboscello, commentando la situazione della sanità ligure.