Genova, denunciati due complici della hacker russa arrestata a novembre: avrebbero riciclato soldi rubati

di Redazione

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Natalia Miniailova era stata scoperta dopo una serie di frodi informatiche e riciclaggio

Genova, denunciati due complici della hacker russa arrestata a novembre: avrebbero riciclato soldi rubati

Gli investigatori della polizia postale della Liguria hanno individuato e denunciato due complici di Natalia Miniailova, l'hacker russa arrestata a novembre dopo una serie di frodi informatiche e riciclaggio. Sì tratta di una cittadina cubana di 23 anni e un uomo ivoriano di 31.

Miniailova era ritenuta il terminale italiano di una vera e propria organizzazione: la donna era già stata arrestata a Genova dalla polizia postale, coordinata dalla procura, a ottobre 2021 ma nonostante ciò aveva continuato a commettere reati, anche dagli arresti domiciliari, e per queste ragioni era stata portata in carcere a giugno 2022.

Dopo la seconda carcerazione era tornata ai domiciliari ospite di un'associazione di volontariato da dove aveva ripreso i contatti con i complici e continuato a fare frodi informatiche. Gli agenti della postale sono riusciti a sbloccare i telefoni e pc usati dall'hacker risalendo ad alcuni complici.

I due l'avrebbero aiutata ad aprire conti correnti e ottenere carte di credito e ad attivare quelle recuperate nel darkweb oltre a gestire pos di pagamento intestati a una società attiva nel settore della vendita e riparazione di cellulari con sede nel centro storico genovese successivamente chiusa.

Dalle indagini è emerso che Miniailova, dopo aver frodato molte persone per diversi milioni di euro, aveva investito parte di quei soldi in cryptovalute. Sono in corso approfondimenti degli esperti della sezione Financial Cybercrime della Polizia Postale volti a individuare i possibili punti di cash out.