Genova: da Pra' a Capo Nord a piedi, l'impresa di Massimo Pedersoli per parlare di autismo. "E ora dalla Lanterna a Pechino"

di Stefano Rissetto

Ha percorso 6560 chilometri in 234 giorni, attraversato sette stati europei e consumato tre paia di scarpe

Da Pra' a Capo Nord a piedi. Questa l'impresa di Massimo Pedersoli, che ha percorso 6560 chilometri in 234 giorni, attraversato sette stati europei e consumato tre paia di scarpe. Era partito a piedi il 14 gennaio 2024 da Pra’, quartiere genovese dove vive, e lo scopo collaterale, oltre all’impresa sportiva, era quello di parlare di autismo, promuovere una maggiore consapevolezza sull’autismo e raccogliere fondi per un percorso di psicomotricità per bambini con disabilità che si svolge nelle piscine di Genova Pra'.
 

“Tornare qui dopo venti anni esatti, dal viaggio in camper fatto con la mia famiglia, è una gran emozione, ed esserci arrivato a piedi da Genova assume un valore incredibile, ancora non mi rendo conto di quello che ho realizzato” – le prime parole di Massimo – “questo viaggio fortemente voluto nell’anno in cui Genova é capitale Europea dello Sport è quel valore aggiunto che fa la differenza. In questi mesi ho raccontato sui miei canali social l’impresa: ho voluto, per scelta, concentrarmi nel raccontare solo sugli aspetti belli del viaggio, tralasciando le difficoltà, che ci sono state. Ad esempio, il giorno prima dell’arrivo: venti artici, pioggia mista a grandine, freddo, facevo fatica a stare in piedi. Un automobilista si ferma, mi chiede se ho bisogno di aiuto, se voglio un passaggio, mi regala una tavoletta di cioccolata, ringrazio, stringo i denti e vado avanti. Quanta umanità ho incontrato. Le riflessioni sull’autismo, come viene affrontato negli altri paesi e ho capito che l’Italia non è messa male, il problema è l’attuazione delle leggi e i tagli”.
 

“Tornare alla vita di tutti i giorni, dopo un’esperienza simile non sarà di certo facile, ma tutte le cose hanno un inizio e una fine ed è giusto così. La raccolta però è ancora aperta quindi donate. Ora una nuova sfida mi attende raggiungere il sud della Scandinavia per poi tornare a tappe con il bus fino a Genova. Nell’immediato vorrei raccontare il viaggio e continuare la divulgazione, magari nelle scuole e poi sicuramente non smettere con i cammini benefici, il prossimo sarà molto più lungo. Genova-Pechino: mio fratello vive in Cina, in queste ore è prevista la nascita del secondogenito e quindi la storia dello zio che va a trovare i nipoti mi piace molto, a patto di continuare a parlare di autismo
 

È il momento dei ringraziamenti: "Penso a tutti coloro che mi hanno seguito e sostenuto, Gabriele Casalino nutrizionista, Matteo Vinacci fisioterapista, Filippo Bergia personal trainer, Montegazzo Outdoor, piscine di Prà, Tipografia Abaco Promo, Associazione l’Amore è, Biomoto. Le Istituzioni Regione Liguria, Comune di Genova, Municipio VII Ponente e tutti coloro che sto dimenticando. Grazie".