Genova, Cosulich a Telenord: "Il problema del porto? Non la politica, ma gli imprenditori che litigano"
di Edoardo Cozza
Il presidente e ceo della 'Fratelli Cosulich spa': "La politica si dà da fare, mondo delle imprese troppo passivo. Diga? Inutile senza infrastrutture di terra"
Augusto Cosulich, ceo e presidente della 'Fratelli Cosulich spa', azienda attiva in tutto il mondo nel settore dello shipping, ha parlato a tutto tondo della situazione legata al porto di Genova. È una fase di grandi cambiamenti, ma partendo da un argomento di attualità Cosulich sottolinea quale sia uno dei maggiori problemi dello scalo del capoluogo ligure: "Io sono sempre ottimista di base: viviamo in momento di grandi opportunità e ci sono tantissime cose da fare. Purtroppo la litigiosità è sempre dietro l'angolo. Basti pensare alla situazione dei depositi chimici con lo spostamento a Ponte Somalia: c'è una grande diversità di vedute, con un sindaco che sta facendo un ottimo lavoro e apprezzo molto, che finalmente, dopo anni di discussioni sulla delocalizzazione di Superba e Carmagnani, ha preso le redini della faccenda in mano e sta decidendo di fare le cose. Sta mancando un po' di condivisione, ma la cosa va fatta in qualche modo. Certo, quando si trasferisce un polo chimico di queste dimensioni, necessario alla città e al suo tessuto economico, qualcuno sarà scontento, ma bisogna trovare una soluzione che sia la 'meno peggio', ma sicuramente bisogna spostarli da dove sono ora". Si parla di soluzioni e ipotesi alternative, ma Cosulich è scettico: "Sulle aree alternative non vorrei che si perdano altri 20 anni in attesa di una decisione che ora è stata presa con l'indicazione di Bucci, ora bisogna fare tutto il possibile per spostarli lì".
Questo è un esempio della situazione che si vive nello scalo genovese. Ancora Cosulich: "C'è tanta litigiosità: abbiamo due associazioni di armatori, i termianlisti che non concordano tra loro. Ora abbiamo politici efficienti, c'è una grande condivisione di idee tra Comune, Regione e AdSP, ma c'è un'imprenditoria passiva e molto spesso divisa: non è un bene per il porto".
Uno dei progetti più importati per lo sviluppo dello scalo è la diga foranea: "Io sono molto favorevole alla diga: porterebbe Genova a scalare la classifica dei porti. CI sarà più traffico, arriveranno navi più grosse, ma non si deve verificare un collo di bottiglia: serve accelerare anche sulle infrastrutture di terra, quelle ferroviarie e stradali. Senza miglioramenti in quell'ambito sarebbe un'opera monca senza la parte a terra. Con i miglioramenti, invece, potremmo ambire a intaccare la posizione dei porti nord-europei".
Un argomento che sta incidendo molto, e così si passa all'analisi del comparto dello shipping, è quello dei costi dell'energia. Cosulich sottolinea: "Incidono tanto per le famiglie, immaginate per il mondo delle imprese. Noi sulla transizione energetica siamo molto impegnati: abbiamo ordinato tre mesi fa due bettoline, 8mila metri cubi, per il trasporto del gnl: 90 milioni di investimento per portare questo gas alle navi, che saranno sempre più alimentate così. Gnl non è l'optimum del green, ma è un passo in avanti che andava fatto e spero che altri ci seguano su questa strada".
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