Genova, allarme rientrato sui pernottamenti vietati a marittimi extracomunitari: potranno sostare, collaborazione tra agenzie e polizia di frontiera

di Edoardo Cozza

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Gian Enzo Duci, presidente commissioni Crew Management Federagenti e Assagenti: "Il nostro pronto può puntare a diventare un modello per la gestione della sicurezza"

Genova, allarme rientrato sui pernottamenti vietati a marittimi extracomunitari: potranno sostare, collaborazione tra agenzie e polizia di frontiera

Rientra l'allarme sui pernottamenti "vietati" da una circolare della polizia di frontiera per i marittimi extracomunitari impiegati sulle navi da crociera. La regola che era stata introdotta non permetteva a questi lavoratori - per lo più asiatici o ucraini - di trascorrere le notti a Genova, in attesa di essere imbarcati su altre navi o di attendere i voli per far rientro nel proprio Paese d'origine. Presto, però, una nota aggiuntiva chiarirà la circolare e permetterà lo stazionamento di questi lavoratori in città - con importanti risvolti economici per il territorio, visto che si parla di 12mila pernotti con annessi pasti e trasferimenti - ma con importanti focus sulla sicurezza. 

"Servirà ottemperare le due esigenze: da un lato i controlli in cui saranno sempre più coinvolti gli agenti marittimi, dall'altro il mantenimento di attività economiche che la polizia di frontiera non vuole certo far perdere" spiega Gian Enzo Duci, presidente commissioni Crew Management Federagenti e Assagenti.

Con i nuovi patti di collaborazione, Genova può diventare un modello "per il monitoraggio dell'immigrazione clandestina: ci sono stati casi, fortunatamente pochi, di marittimi che hanno fatto perdere le proprie tracce una volta arrivati su suolo italiano, ma dobbiamo puntare ad azzerarli. E con la collaborazione pubblico-privato e queste nuove linee guida operermo in sicurezza e senza intoppi"