Genova, al Ducale l'iniziativa Cisl Liguria "La Partecipazione al Lavoro". Il segretario generale Sbarra: "Fermare la carneficina degli incidenti"
di Gaia Cifone
Presenti 800 delegati della Cisl Liguria nella Sala del Maggior Consiglio. Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria, ha introdotto i lavori
Presenti 800 delegati della Cisl Liguria provenienti da tutta Liguria nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale a Genova per l’iniziativa organizzata dalla Cisl Liguria “La Partecipazione al Lavoro”. Presente il segretario generale Cisl Luigi Sbarra che ha concluso i lavori. Ha introdotto il segretario generale Cisl Liguria Luca Maestripieri, a seguire ci sono stati gli interventi delle Federazioni di categoria. In primo piano la proposta di legge di iniziativa popolare “Partecipazione al Lavoro” con la quale la Cisl nazionale intende dare piena applicazione all’Articolo 46 della Costituzione, che sancisce il diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione delle aziende e su cui il sindacato avvierà una vasta campagna di raccolta firme su tutto il territorio nazionale. “Questa proposta la mettiamo a disposizione di tutti. Anche di chi fa impresa, alle istituzioni, rappresentanze datoriali, cittadini: non vuole favorire una parte sociale a svantaggio di un’altra, non nasce per contrapporre interessi, né tantomeno per ribaltare ruolo che per natura resteranno separati. Al contrario: pretende di avvicinare il mondo del lavoro e quello dell’impresa nell’interesse comune, valorizzando la produttività e la sua equa redistribuzione e incentivando il dialogo e il confronto all’interno dell’azienda. Far entrare le rappresentanza del mondo del lavoro nei cda delle aziende o dare un governo alla partecipazione azionaria, finanziaria e organizzativa, è fare tutto questo”, spiega Luca Maestripieri, segretario generale della Cisl Liguria
"Noi dobbiamo rafforzare l'attività sanzionatoria ed è la ragione per la quale vogliamo confrontarci e discutere col governo, perché questa situazione non è più accettabile: si faccia tutto ciò che è necessario per impegnare il sistema delle imprese al rispetto rigoroso delle normative in materia, soprattutto dell'applicazione dei contratti maggiormente rappresentativi. Dobbiamo fermare questa carneficina e bisogna mettere in campo tutti gli strumenti necessari per realizzare questo obiettivo". A dirlo il segretario generale Cisl Luigi Sbarra, rispondendo a una domanda sull'introduzione del reato di omicidio sul lavoro, a margine dell'iniziativa organizzata dalla Cisl Liguria "La Partecipazione al Lavoro" in corso a Palazzo Ducale a Genova, commentando l'ultimo incidente sul lavoro che ha coinvolto un portuale genovese. "Sul tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, confermiamo l'impegno del sindacato - spiega - consideriamo questa una grande priorità che abbiamo posto nel confronto col governo, col ministero del lavoro c'è un tavolo aperto. Bisogna fermare questa scia di sangue, una vera e propria strage silenziosa: mediamente ci sono 3-4 persone che ogni giorno escono di casa per andare al lavoro e non fanno più ritorno e questo è inaccettabile. Ecco perché stiamo ponendo con forza la necessità di costruire una strategia nazionale che possa frenare questa strage e questo lo si può realizzare attraverso due grandi interventi. Da un lato, maggiore azione repressiva e, se occorre, maggiori sanzioni per chi non applica la legislazione in materia e per chi non rispetta rigorosamente i contenuti dei contratti; dall'altro bisogna legare una strategia che faccia leva sulla prevenzione, sulla formazione, sulla informazione".
Sul suo passaggio a Genova in occasione del convegno e su questa iniziativa popolare che riguarda un nuovo disegno di legge: "Noi siamo all'inizio di un percorso di mobilitazzione lungo come Cisl per sostenere attraverso una raccolta di firme la nostra proposta di legge, di iniziativa popolare, sul tema della partecipazione. Noi qust'anno ricordiamo i 75 anni della nostra carta costituzionale fondata sul lavoro che riconosce la dignità e la centralità della persona. In quella carta fondamentale della nostra democrazia c'è un articolo che ci tocca da vicino ed è l'articolo 46 che impegna i lavoratori a collaborare sugli indirizzi e la gestione delle proprie aziende. Secondo noi il tempo è tempo è maturo per dare piena attuazione a quel passaggio della carta costituzionale, secondo noi la partecipazione oggi incrocia le tante sfide che il paese ha davanti. Attraverso la partecipazione noi possiamo elevare le condizioni di attrattività degli investimenti, possiamo guardare alla qualità e alla stabilità del lavoro, possiamo recuperare e alzare la produttività per poterla redistribuire, possiamo fare interventi di vera sostenibilità sociale e possiamo anche frenare processi di delocalizzazione e di pirateria industriale. Ecco perchè noi siamo impegnati in una raccolta firme di firme che poi ci può agevolare nella consegna al Parlamento della nostra proposta per avere, finalmente, in Italia una norma non prescrittiva, non obbligatoria ma che incoraggia e sostiene le relazioni sindacali e la contrattazione per fare intese di natura partecipativa dal punto di vista gestionale, economico finanziario, organizzativo e consultivo. E' una vera riforma istituzionale, si sta parlando in queste ore di riforme costituzionali e noi pensiamo che il tema della partecipazione rapprenti il cuore di una evoluzione della nostra Costituizone dal tipo formale verso un orizzonte più sostanziale"
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