Genova, 9 crocieristi positivi a bordo della Msc Fantasia

di Marco Innocenti

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La nave ha sbarcato i passeggeri positivi come accaduto già lunedì scorso quando da Msc Grandiosa 150 passeggeri positivi erano stati fatti sbarcare a Genova

Genova, 9 crocieristi positivi a bordo della Msc Fantasia

Un gruppo di passeggeri positivi al Covid-19 sono sbarcati a Genova dalla nave da crociera Msc Fantasia, attraccata stamani in porto a Genova. La nave proveniva dal porto di Marsiglia. I passeggeri sono stati fatti sbarcare ma la nave ha proseguito le sue tappe partendo per La Spezia.

Una situazione già vista appena lunedì scorso quando Msc Grandiosa era giunta a Genova con 150 passeggeri positivi: 40 passeggeri che erano stati trasferiti in bus protetti alle loro abitazioni in Nord Italia. I passeggeri stranieri invece erano stati accompagnati in due Rsa fra Genova e il basso Piemonte per la quarantena. Tutti gli altri, invece, erano rimasti a bordo e poi sbarcati nelle altre due tappe italiane della crociera, a Civitavecchia e Palermo. Oggi invece la sanità marittima Usmaf ha chiesto alla Protezione civile regionale 9 posti presso la struttura territoriale operativa a Genova.

"Dando attuazione alle rigorose misure previste dal Protocollo - si legge in una nota di Msc - i passeggeri positivi e i loro contatti stretti sono stati subito isolati in cabine con balcone e assistiti dal punto di vista sanitario, venendo sbarcati a Genova per essere trasferiti in modalità protetta nelle loro abitazioni. L'identificazione tempestiva di alcuni casi isolati ha dimostrato, ancora una volta, la validità e l'efficacia del 'Protocollo di sicurezza e salute' di Msc".

Il protocollo prevede, tra l'altro, la vaccinazione dei passeggeri e dell'intero equipaggio che viene testato ogni due giorni, mentre i crocieristi sono sottoposti al tampone a inizio, a metà e a fine crociera. Sulla nave vige il distanziamento fisico, l'obbligo di mascherina e la sanificazione continua degli ambienti e delle superfici di contatto. "I protocolli di sicurezza - conclude la nota - non trovano riscontro in nessun altro settore del turismo e dell'ospitalità, permettendo così di individuare casi di persone positive che a terra non sarebbero probabilmente mai stati tracciati e che sono, in ogni caso, una percentuale nettamente inferiore rispetto ai casi di contagio sviluppati a terra".