Genova, 30enne arrestata per tentata rapina aggravata e lesioni personali ai danni di un'anziana
di Carlotta Nicoletti
E' successo in pieno giorno su corso Montegrappa
Una donna genovese di 30 anni è stata arrestata dai carabinieri del nucleo operativo della Compagnia Genova Centro per tentata rapina aggravata e lesioni personali in applicazione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Genova su richiesta della Procura. Secondo quanto ricostruito grazie alle indagini condotte dai carabinieri, l'arrestata avrebbe aggredito una donna di 65 anni che stava passeggiando su Corso Montegrappa in pieno giorno, minacciandola di trafiggerla al collo con una siringa. L'ha spinta contro un muro, immobilizzandola per rovistare nella borsa e impossessarsi del contenuto. La vittima, schiacciata ripetutamente contro la parete e ferita al collo con l'ago della siringa, ha reagito anche grazie all'aiuto di alcuni passanti, riportando poi lesioni giudicate guaribili in 10 giorni. Le indagini sono state avviate anche grazie all'Il Nucleo Operativo della Compagnia CC Genova Centro, a seguito di attività investigativa, ha tratto in arresto una donna trentenne genovese per il reato di tentata rapina aggravata e lesioni personali, in applicazione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Genova, su richiesta della locale Procura. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, l'arrestata avrebbe aggredito una donna sessantacinquenne che stava passeggiando su Corso Montegrappa in pieno giorno, minacciandola di trafiggerla al collo con una siringa. Contestualmente la spingeva contro un muro, la immobilizzava e iniziava a rovistare nella borsa per impossessarsi del contenuto. La vittima, schiacciata ripetutamente contro la parete e ferita al collo con l'ago della siringa, riusciva comunque a reagire con l'aiuto di alcuni passanti, riportando poi lesioni giudicate guaribili in 10 giorni. Le indagini venivano immediatamente avviate grazie all'intervento di un carabiniere del reparto, libero dal servizio, che si è trovato a pochi passi dal luogo del fatto: il militare ha prestato le prime cure alla vittima e poi si è messo alla ricerca dell'autrice dell'aggressione e l'ha individuata mentre entrava nel portone di un grande condominio. Le successive indagini hanno consentito di identificare la donna che aveva lì il proprio domicilio. L'analisi dei filmati di videosorveglianza e le testimonianze raccolte oltre al riconoscimento effettuato dalla vittima hanno consentito l'arresto.
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