G8-20 anni dopo, a Genova anche Rifondazione Comunista: "Sull'ambiente Europa lenta"

di Edoardo Cozza

Sotto l'insegna del Partito della Sinistra Europea, Ferrero e Acerbo spiegano: "Da quell'esperienza genovese ci unimmo coi compagni di altri Paesi"

Vent'anni dopo il G8, nel corso delle manifestazioni e degli eventi che si stanno tenendo a Genova, ecco che anche Rifondazione Comunista fa il punto su cosa sia cambiato da due decenni a questa parte, anche in seguito a quanto avvenne nel capoluogo ligure nel luglio 2001. 

A parlarne è anche Paolo Ferrero, oggi vicepresidente del Partito della Sinistra Europea, l'insegna sotto la quale sono uniti diversi partiti e movimenti della sinistra radicale e ambientalista di tutto il continente: "L'esperienza di Genova del 2001 ci portò a collaborare con i compagni di diverse nazioni ed è allora che prese vita questa riunione di partiti di sinistra alternativa. Oggi questo problema, quello dell'alternativa, è forte oggi come allora, perché il liberismo ha distrutto tutto: lavoro, ambiente, qualità della vita. E allora serve un cambio di rotta, dove ci si occupi di verde, di occupazione, di diritti civili e faccia pagare ai ricchi: dalle banche alle multinazionali. È solo così che l'umanità potrà essere salvata"

A chi si chiede se la direzione intrapresa dall'Ue con le ultime politiche sul green deal, Ferrero risponde: "Anche chi ha fatto politiche sulla scia dell'austerità si è accorto che non funziona e va verso quella che chiamano transizione ecologica. Ma c'è troppa lentezza: noi abbiamo 50, massimo 60 anni di tempo, qui si ragiona su un orizzonte di due secoli. E poi, comunque, anche in queste scelte c'è la volontà di massimizzare il profitto. È una risposta insufficiente". 

Ma in Italia c'è lo spazio per politiche unitarie di questo tipo? Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista spiega: "In Italia non c'è una sinistra estrema, perché manca quella moderata. Il PD non è certo un partito di sinistra. Noi cerchiamo di fare come in altri Paesi europei: unire le forze di sinistra ambientalista, metterci insieme in un grande movimento di massa".