Formazione, inaugurata la cabina di verniciatura dell'officina dell'istituto Don Bosco. Al via corso per studenti e 12 migranti

di Riccardo Olivieri

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Grido d'allarme dell'Associazione carrozzieri di Genova e provincia: mancano almeno 250 lavoratori nel settore, c'è bisogno di manodopera formata

Formazione, inaugurata la cabina di verniciatura dell'officina dell'istituto Don Bosco. Al via corso per studenti e 12 migranti

È stata inaugurata la nuova cabina di verniciatura che amplia l'officina del Cnos-Fap, l'istituto dei salesiani del Don Bosco in via Carrara, e ne aumenta l'offerta di formazione professionale per venti partecipanti, tra cui  otto studenti dell'istituto e dodici giovanissimi migranti tra i 18 e i 25 anni, grazie ai corsi finanziati da Regione Liguria. "L'obiettivo - spiega il presidente del Cnos-Fap don Maurizio Lollobrigida - è quello di mettere in condizione i ragazzi di essere inclusi nel mercato del lavoro". Ma alla formazione professionale è affiancata "quella umana: sono caratteristiche che permetteranno ai ragazzi di inserirsi nella società attraverso la professione".

“La nuova officina rappresenta molto più di un semplice ammodernamento – spiega l’assessore alla Formazione di Regione Liguria, Simona Ferro –. È un simbolo concreto di inclusione e uno strumento che permetterà a molti giovani, sia italiani che stranieri, di costruire il proprio futuro professionale. Questo progetto nasce dalla volontà comune di istituzioni, associazioni di categoria e aziende partner di investire nella formazione come strumento indispensabile di crescita umana e sociale”.

Necessità di manodopera - L'offerta di lavoro c'è, manca la manodopera formata. Il presidente dell'Associazione carrozzieri di Genova e provincia Giorgio Mori denuncia la mancanza di circa 250 lavoratori, "almeno due per ogni azienda nelle 120 carrozzerie che rappresento. Abbiamo bisogno di un turnover, abbiamo perso i nostri collaboratori storici per via dell'età e non sono stati sostituiti".

Un incontro non casuale - Quello tra l'Associazione carrozzieri e il Cnos-Fap non è un incontro casuale: il tessitore di questa operazione è l'attuale presidente del Consiglio Regionale Stefano Balleari di Fratelli d'Italia, che ha ascoltato il grido d'allarme della categoria e ha sondato la disponibilità dei salesiani. "È una cosa che mi riempie di gioia - dichiara -, soprattutto per questi ragazzi che hanno bisogno di essere inseriti nella società. Se gli diamo un'opportunità di lavoro facciamo qualcosa di veramente buono, nell'ottica di ciò che desiderava Don Bosco".

Inclusione - Il presidente della Croce Bianca genovese Walter Carrubba, che ha coinvolto i 12 giovani migranti nell'iniziativa, parla di "consolidamento dei rapporti col Don Bosco": si tratta infatti del secondo corso professionale realizzato in collaborazione tra le due associazioni. Grazie al primo, un corso di meccatronica, tutti i partecipanti hanno trovato lavoro. Carrubba poi presenta ai giornalisti alcuni di questi ragazzi. Conosciamo Bokara Jallow, del Gambia, arrivato nella Superba sette mesi fa dopo essere partito dalla Libia. In Gambia ci sono sua madre, suo padre e suo fratello: "Voglio imparare un lavoro, fare formazione e poi in futuro portare qui la mia famiglia". Mehmood Zain Raza invece viene dal Pakistan e ha studiato l'italiano ad Albaro: "Va tutto bene qui a Genova". Ed è così anche grazie a questa opportunità.

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