Festa Lega Liguria, il Ministro Giorgetti a Genova: "Nella manovra misure per il rilancio della natalità"

di Filippo Serio

Il Ministro dell'Economia e delle Finanze partecipa a un dibattito durante la festa della Lega Liguria

Il Ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti a Genova in occasione dell'incontro organizzato dal gruppo ligure della Lega, per partecipare anche a un confronto con il viceministro al Mit Edoardo Rixi, il presidente ella Liguria Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci.

A margine dell'incontro, il ministro parla della difficile situazione dell'Ex Ilva, con stabilimento anche a Genova: "E' una vicenda che seguono i ministri Fitto e Urso, implica una trattativa serrata con il socio indiano, a cui sono stati chiesti impegni precisi. Alla luce di questo chiarimento definitivo, poi lo Stato prenderà le dovute decisioni."

Durante l'incontro, il sindaco di Genova Marco Bucci ha dichiarato di aver chiesto al Ministro i 350-400 milioni indispensabili a realizzare il secondo step della nuova diga del porto di Genova,- affermando che "la risposta è stata che ce li daranno sicuramente". Risponde il Ministro Giorgetti: "Il ragionamento che fa il sindaco è giusto, perchè ci sono sinergie tra prima e seconda fase. Dobbiamo trovare il modo di coinvolgere non soltanto lo Stato ma anche banche d'investimento. Dobbiamo lavorare su questo ma c'è una logica da perseguire"

Infine sulla questione migranti a Ventimiglia, dove la prossima settimana si recherà il Ministro dell'Interno Piantedosi: "E' una delle emergenze dei nostri tempi, è il motivo per cui il Governo si è impegnato nel piano Mattei per promuovere lo sviluppo in Africa, perchè se non riusciamo a vincere questa sfida strategica questo tipo di pressione sarà insostenibile, non soltanto per l'Italia ma anche per quei paesi europei che ancora non lo capiscono"

L'intervento del Ministro sul palco è partito dal tema dello spread: "L'aumento dello spread è legato semplicemente a un dato di fatto che l'Italia è molta indebitata, ha un enorme debito pubblico, quando aumentano i tassi di interesse in Italia, in Europa e nel mondo, non è mai una buona cosa per chi è indebitato La preoccupazione che deve avere il Governo è che l'aumento dei tassi di interesse appesantisce il nostro bilancio, prevediamo 14-15 miliardi di interessi in più, soldi dati alla rendita finanziaria e tolti alle famiglie e all'economia reale, questo è il mio problema", sottolinea Giorgetti. "L'aumento dello spread non dipende dal Governo italiano, - ribadisce il Ministro - paghiamo il prezzo di una guerra che in questo momento c'è in Europa, il prezzo politico, economico e finanziario lo stiamo pagando tutti noi, finché la situazione in Ucraina non sarà risolta secondo me non ci darà tregua. La sinistra che non è capace di prendere i voti per andare al Governo spera sempre che qualcuno dall'esterno, magari un arbitro, fischi il rigore per poter vincere senza avere i voti".

"Dei 14 miliardi della manovra 11 andranno alla decontribuzione dei redditi medio bassi dei lavoratori che, secondo il governo non l'opposizione, hanno diritto a recuperare un po' della perdite del potere d'acquisto, gli altri 3 miliardi saranno destinati alle politiche in favore delle famiglie con misure dedicate al rilancio della natalità"

"Vogliamo aiutare il potere d'acquisto delle famiglie più tra virgolette povere e in prospettiva dare un futuro al Paese togliendo le limitazioni fiscali per il rilancio della natalità, perché noi oggi abbiamo un fisco che premia più l'essere single piuttosto che avere una famiglia numerosa", commenta. "Vogliamo inoltre incominciare ad avviare il percorso di delega fiscale per il riassetto del fisco", aggiunge il ministro.